Si fanno passi avanti, in un laboratorio di ricerca italiano, verso la creazione di un vaccino contro il tumore della pelle.
Curare il melanoma con un vaccino è un obiettivo dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori IRCCS. La ricerca ad oggi ha ottenuto risultati incoraggianti e i ricercatori contano di potere presto migliorare la sopravvivenza di una percentuale sempre maggiore di malati. L’ IRST è dotato di una Cell Factory autorizzata dall’Agenzia Italiana del Farmaco nel 2012 in cui è possibile portare avanti sperimentazioni avanzate.
I dati delle prime sperimentazioni saranno resi noti al congresso internazionale “Translational Research in Oncology” che si terrà a Forlì dal 6 al 9 maggio.
Massimo Guidoboni, responsabile dell’Unità Operativa di Immunoterapia e Terapia Cellulare Somatica dell’Irst ha spiegato che “Al momento il vaccino funziona nei due terzi dei pazienti trattati. Ma abbiamo in corso un nuovo studio clinico, da noi creato, teso a migliorare ulteriormente l’efficacia di questo trattamento e che prevede la combinazione con radioterapia e interferon alfa”.
Nei pazienti in cui si attiva una risposta immunologica contro il tumore la sopravvivenza è 4 volte superiore. Nei pazienti in cui non si attiva la risposta il vaccino non ha comunque un effetto collaterale.
“L’auto-vaccino – spiega Dino Amadori, Direttore Scientifico IRST – viene prodotto utilizzando le cellule del sangue e quelle tumorali del paziente che vengono “frullate” in modo da ottenere una “pappina” da cui si prelevano le cellule dendritiche che vengono fatte convivere in provetta per qualche giorno con il tumore in modo che imparino a riconoscerlo. A questo punto vengono re-iniettate nel paziente come vaccino”.