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Scoperto nuovo possibile trattamento per l’ansia

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 05.08.2013

Secondo gli scienziati dell’Università di Vanderbilt, un enzima modificato chimicamente potrebbe avere effetti positivi nel gestire l’ansia. Gli esperimenti sono stati finora condotti solo su modelli murini, ma la scoperta potrebbe aprire la strada alla progettazione dei farmaci antidolorifici del futuro.

Gli inibitori chimicamente modificati dell’enzima COX-2 alleviano comportamenti ansiosi nei topi, attivando “endocannabinoidi” naturali senza effetti collaterali gastrointestinali, questo è quanto hanno dimostrato gli scienziati.

Gli endocannabinoidi sono molecole naturali che attivano i recettori dei cannabinoidi nel cervello.

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Questi recettori sono anche presenti nel sistema gastrointestinale e in altre parti del corpo, e vi sono prove che giochino un ruolo nei processi fisiologici e patologici, oltre che nello stress.

Lo studio, pubblicato su Nature Neuroscienze, aprirebbe le porte ad una soluzione senza effetti collaterali per la gestione dell’ansia, nel caso in cui il sistema si rivelasse efficace anche sugli uomini.

Gli studi clinici di alcuni di questi potenziali farmaci potrebbero iniziare nei prossimi anni, ha detto Lawrence Marnett, Ph.D., direttore del Vanderbilt Institute of Chemical Biology e co-autore senior dell’articolo insieme con Sachin Patel, MD, Ph.D.

Gli scienziati continueranno la ricerca cercando di applicare lo stesso sistema per alleviare il dolore, curare disturbi del movimento, e possibilmente prevenire il cancro al colon.

“La porta è aperta”, ha detto Patel, assistente professore di Psichiatria e di Fisiologia e Biofisica Molecolare. “Abbiamo appena scalfito la superficie.”

A proposito del nuovo metodo e e degli effetti collaterali gli scienziati hanno spiegato: “Pensiamo che non avrà gli effetti collaterali gastrointestinali e cardiovascolari che altri FANS eventualmente producono» ha spiegato Marnett, docente universitario.

Secondo gli scienziati questa scoperta aiuterà a progettare i farmaci antidolorifici del futuro.

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