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Spedali di Brescia, medici in stop. Vannoni: “Pazienti con i carabinieri”

Agli Spedali di Brescia i medici hanno deciso di non somministrare più le cellule di Stamina. Vannoni minaccia di mandare i carabinieri con i pazienti

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 03.04.2014

I medici degli Spedali di Brescia che erano incaricati di somministrare le staminali preparate con il Metodo Stamina di Davide Vannoni hanno reso noto con una lettera che si rifiuteranno di somministrare ancora le staminali.

Davide Vannoni

Mario Andolina, vice presidente di Stamina Foundation, ha già detto che questa presa di posizione è illegale in quanto le cure agli Spedali di Brescia sono state ordinate dai giudici come cure compassionevoli.

I medici però hanno già subìto molte pressioni e Alberto Arrighini fra quelli che hanno firmato la lettera, ha spiegato a Repubblica che “Da una parte vogliamo aspettare la presa di posizione della nuova commissione nominata dal ministero, dall’altra parte non ce la facevamo più a subire pressioni continue”.

Inoltre Arrighini ha anche ricordato che il metodo è fermo dall’inizio di marzo a causa dell’assenza della biologa di Stamina: “Si sono fermati perchè la loro biologa non sta lavorando. Se tornano, il gruppo di medici che ha firmato la lettera non vuole più lavorare al metodo”

Vannoni, che ha anche annunciato di volersi candidare alle europee ha detto di voler mandare i pazienti all’ospedale con i carabinieri. Arrighini a questo proposito ha dichiarato: “Spero proprio che non vengano. In questa vicenda ci stanno già entrando in tanti. E’ assurda fin dall’inizio. Ci deve pensare la legge a regolare queste cose, non può essere un magistrato a dire: ‘questa cura si deve fare’. Con queste pronunce rischiamo una deriva preoccupante. Spero che il Parlamento decida di mettere un po’ d’ordine”.

Andolina aveva criticato proprio questa posizione: le cure degli Spedali sono infatti cure compassionevoli e non è su questo, secondo il medico vice presidente di Stamina Foundation, che si deve pronunciare il nuovo comitato scientifico nominato dal Ministero della Salute. 

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