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Tim Berners-Lee per un web libero dal controllo

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 27.06.2013

Louis Pouzin, Bob Kahn, Vint Cerf, Tim Berners-Lee e Marc Andreessen hanno ricevuto a Londra, il 25 giugno, il Queen Elizabeth Prize for Engineering.

E’ grazie a loro, infatti, che oggi possiamo usufruire degli infiniti servizi del web, con tutti i problemi, anche molto sei, ad essi connessi, primo fra tutti il datagate, la possibilità dei servizi segreti di accedere ai nostri dati personali attraverso il web.

Tim_Berners-Lee

Tim Berners-Lee ha rilasciato in proposito un ‘intervista al Times, dichiarando che il web, nell’idea originaria dei 5, era uno strumento che doveva essere aperto a tutti e non influenzabile, nè dal potere di uno stato, nè da quello di un’azienda potente.

Il fondatore del Web ha spiegato che la libertà di opinione dovrebbe essere tale sia nei paesi che lottano per la democrazia, ma anche e soprattutto in quelli in cui la democrazia si darebbe per scontata.

«Nel Medio Oriente, la gente ha accesso a Internet ma viene spiata e quindi anche incarcerata. Può essere facile per chi abita in Occidente dire: “Oh, non bisognerebbe permettere a quei governi malvagi di spiare Internet!”. Ma è evidente che le nazioni sviluppate spiano Internet pesantemente» ha spiegato

«Il progetto originale del web, 24 anni fa, era quello di uno spazio universale» continua sir Timothy. «Non avevamo in mente un particolare computer, linguaggio o browser. Quando si realizza qualcosa di universale… può essere usato per cose buone o per cose cattive. Dobbiamo assicurarci solo che non venga corrotto da qualche grande azienda o qualche governo che cerca di usarlo per ottenere il controllo totale».

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