Ginevra, 30 aprile, 2013 – Circa venti anni fa il Cern pubblicò un documento storico in cui presentava una tecnologia che avrebbe rivoluzionato il mondo, non solo quello della tecnologia, ma della cultura e delle società in generale. Il progetto era il World Wide Web (ragnatela mondiale) diventata poi nota semplicemente come web. Il punto centrale della sua enorme diffusione fu che, essendo il Cern un istituto di ricerca, rilasciò la spina dorsale del web in maniera libera da royalty (royalty-free).
Il Cern rilasciò anche tutto il software necessario a far funzionare questa strana creatura: un client web (il browser) e un server necessario per far funzionare un sito web. Questa scelta di dare liberamente a chiunque tutto ciò di cui aveva bisogno per visitare siti web e costruirne di propri, fece in breve prosperare il web e ha permesso in pochi anni di sostituire tutti gli altri tentativi in giro per il mondo di creare delle reti più o meno libere.
La tecnologia venne inventata nel 1989 sempre presso il Cern da Tim Berners-Lee, e fu originariamente concepito e sviluppato per soddisfare la condivisione di informazioni tra i fisici di università e istituti sparsi in tutto il mondo. Il link – o hyperlink – altro non era infatti che un modo per collegare altri studi citati in un paper, quello che nei libri si chiama riferimento.
Il web non era l’unico sistema inventato per condividere le informazioni. Altri sistemi di information retrieval che usavano Internet – come WAIS e Gopher – erano già disponibili al momento, ma la semplicità del web, insieme al fatto che la tecnologia era royalty free portò in breve tempo alla sua rapida adozione e ad un enorme sviluppo.
“Non c’è settore della società che non è stato trasformato da questa invenzione compiuta in un laboratorio di fisica”, dice Rolf Heuer, direttore generale del Cern. “Dalla ricerca al mondo degli affari all’educazione, il web ha ridisegnato il modo di comunicare, lavorare, innovare e vivere. Il web è un potente esempio del modo in cui i benefici di ricerca di base possano ricadere sul genere umano”.
Il primo sito web del Cern – e in assoluto nel mondo – era dedicato proprio al progetto di una rete mondiale di informazioni, il Web appunto, ed era ospitato su un computer NeXT di Berners-Lee. Il sito descrive le caratteristiche di base del web, come accedere ai documenti di altre persone e come impostare il proprio server.
Ricorda il comunicato del Cern: “Anche se quella macchina – il primo web server originale – è ancora al Cern, tristemente il primo sito web al mondo non è più in linea al suo indirizzo originale.”
Per celebrare l’anniversario della pubblicazione del documento che ha reso la tecnologia web gratuita per tutti, il Cern ha avviato un progetto per ripristinare il primo sito web e per preservare le risorse digitali associate alla nascita del web.
è la prima volta che invio un commento via e-mail,però stavolta lo ritengo necessario per riaffermare l’importanza della ricerca in senso lato,delle persone che la fanno,e dei progetti,dei sogni e delle visioni che la contraddistinguono.
circa 30 anni fa visitai il CERN di Ginevra in quanto fornitore di parte della struttura dell’accelleratore,visitandolo e incontrando vari scienziati tra cui il futuro nobel prof.Rubbia rimasi affascinato dalla tecnologia e dalla collaborazione veramanete mondiale,trasversale,apolitica e disinteressata,mi fu anche illustrato il sistema che poi sarebbe diventato il WEB.
sembrava un sogno,dobbiamo sostenere questi sogni.