Tatsujiro Suzuki, vice chairman della Japan Atomic Energy Commission (JAEC) ha pubblicato le ultime notizie sul disastro di Fukushima sul Bullettin of the Atomic Scientists. Gli ultimi dati relativi all’acqua, riferiti ad un campione prelevato ad est di Fukushima, parlano di valori mille volte superiori ai livelli di guardia. Mentre la Tepco ha presentato nuovi piani per tentare una gestione degli impianti nucleari di Fukushima, Tepco e il Governo, di concerto con le autorità per la pesca, stanno valutano la possibilità di autorizzare la sversamento in mare di acqua proveniente dalla centrale con bassi livelli di contaminazione. Sempre in gennaio è stata scoperta una perdita di acqua che finiva in un sotterraneo. Secondo la Tepco non si può parlare di sversamento in mare, ma l’episodio dimostra che è possibile che ci siano delle perdite non rilevate.
Il 6 febbraio la Tokyo Electric Power Co. ha pubblicato i nuovi risultati del monitoraggio di campioni di acqua prelevati da pozzi sul mare, lato est, della centrale nucleare di Fukushima Daiichi il 5 luglio 2013.
L’acqua prelevata da uno dei pozzi aveva una straordinaria concentrazione di stronzio 90, vale a dire cinque milioni di becquerel per litro. La Tepco aveva pubblicato, relativamente a questo campione, dati nettamente più bassi, di 900.000 becquerel per litro, ma ha rivisto l’analisi scusandosi pubblicamente. Lo standard di regolamentazione per l’acqua sotterranea è 5.100 becquerel per litro , circa un millesimo del risultato monitorato.
Come riporta Suzuki, il 5 febbraio 2014, l’Autorità di regolamentazione nucleare ( NRA) ha pubblicato il suo ultimo rapporto sullo stato della centrale nucleare di Fukushima Daiichi .
Nella relazione , l’ANR ha confermato che al 31 gennaio , la Tepco aveva rimosso un totale di 264 elementi di combustibile e ha in programma di trasferire un totale di 1533 elementi entro la fine del 2014 nei siti di stoccaggio. La NRA ha raccomandato anche che la Tepco adotti misure appropriate per ridurre l’esposizione alle radiazioni dei lavoratori presso l’Unità 4. Si ipotizza anche di erigere un muro di piombo per ridurre l’esposizione alle radiazioni.
Il 3 febbraio inoltre Tepco ha chiesto di poter rilasciare acque sotterranee in mare aperto. Quest’acqua finora era stata stoccata in appositi serbatoi. L’autorizzazione al rilascio di quest’acqua non è ancora arrivata a causa delle preoccupazioni delle associazioni locali della pesca. Secondo la Tepco potrà essere sversata in mare solo acqua con livelli inferiori ai normali livelli di guardia.
Secondo Suzuki i media giapponesi riferiscono che il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria ha trasmesso questi nuovi standard alla Federazione Nazionale delle Associazioni Cooperative della Pesca e si spera che i valori proposti siano sufficienti perchè le associazioni possano accettare.
A gennaio intanto la Tepco ha comunicato di avere rilevato una perdita di acqua contaminata, inviduata grazie ad un robot. L’acqua, secondo fonti Tepco, dovrebbe essere finita nel seminterrato del reattore e non dovrebbe essesi dispersa nell’acqua e nel terreno visto che non sono stati registrati aumenti di radioattività.
Secondo Suzuki “la perdita è un dato significativo , ma potrebbe indicare che l’Unità 3 di contenimento ha danni significativi ed acqua di raffreddamento che fuoriesce da essa.” Tepco ha dichiarato che continuerà ad indagare sulle cause e sulla posizione della perdita.
L’ultimo piano proposto da Tepco prevede un nuovo piano di risarcimento delle vittime, il recupero della prefettura di Fukushima e la riorganizzazione della società stessa. Il piano prevede, secondo quanto riporta Suzuki, una costituzione di una nuova società dedicata esclusivamente alla disattivazione della centrale di Fukushima Daiichi.
USCIRA’ GAMERA O MEGALOMAN DAL MARE?