Il governo americano ha ordinato a British Petroleum a presentare un piano per la riapertura del pozzo nel Golfo del Messico, preoccupata che il tappo installato la scorsa settimana possa provocare perdite in altri punti della conduttura.
“Il piano dovrebbe essere attuato al più presto se questo (la presenzadi perdite, ndr.) fosse confermato,” ha detto il funzionario americano incaricato di ripulire la marea nera, l’ammiraglio Thad Allen, alla BBC.
Allen ha fatto riferimento anche alle “anomalie registrate alla testa del pozzo” e ha detto che una volta che il tappo verrà aperto, il petrolio ancora una volta verrà canalizzato verso la superficie.
Il pozzo di petrolio ha iniziato a perdere a seguito dell’esplosione del 20 aprile scorso, che ha ucciso 11 lavoratori di una torre di perforazione.
BP aveva sperato che il PAC, il nuovo tappo installato appena giovedì scorso, avrebbe potuto rimanere sul posto fino a quando i pozzi di soccorso fossero stati ultimati.
Tuttavia, in una lettera all’amministratore delegato Bob Dudley, l’ammiraglio Allen ha richiesto una procedura scritta per aprire la valvola di chiusura.
“Tenendo conto delle osservazioni in corso … comprese le perdite rilevate dai video e le anomalie alla testa del pozzo, il monitoraggio del fondale marino è di fondamentale importanza … Ti invito a fornirmi una procedura scritta per aprire la valvola il più rapidamente possibile senza danneggiare il pozzo, nel caso in cui infiltrazioni di idrocarburi nei pressi della testa vengano confermate”, ha scritto.
La BP ha anche causato la peggiore fuoriuscita di petrolio nella storia degli USA, portando ad un disastro economico e ambientale in cinque Stati lungo la costa del Golfo, colpendo popolarità del presidente Barack Obama e rendendo tesi i rapporti tradizionalmente amichevoli con la Gran Bretagna.
Il primo ministro britannico David Cameron incontrerà Obama a Washington domani 20 luglio 2010 e uno degli argomenti all’ordine del giorno sarà sicuramente British Petroleum.