L’ammiraglio della Guardia Costiera americana Thad Allen, che sovrintende le operazioni per far fronte alla fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico, dice che il primo passo per sigillare in modo permanente il pozzo danneggiato di BP potrebbe arrivare già la prossima settimana. Ma le operazioni di ripulitura e lo sforzo di recupero di petrolio fuoriuscito potrebbero richiedere molti mesi.
Parlando ai giornalisti a New Orleans, l’ammiraglio ha detto che i preparativi per tappare il pozzo dall’alto con fango e cemento, il cosiddetto 2static kill”, potrebbe iniziare questo fine settimana. Ha detto che gli equipaggi probabilmente eseguiranno la procedura la settimana prossima e successivamente avvieranno l’altra operazione, la cosiddetta bottom kill in cui verranno pompati fanghi speciali e cemento nel pozzo attraverso un pozzo laterale trivellato in questi mesi.
Allen dice che i test su vasta scala hanno dimostrato che il tappo posto sopra la testa del pozzo sta tenendo e che sarebbe meglio procedere con entrambe le operazioni, per aumentare le chance di successo.
“Il nostro team scientifico è giunto alla conclusione che abbiamo una buona integrità dela testa del pozzo, il che rende sicuro il tentativo di chiudere il pozzo dall’alto, oltre che procedere come stabilito da molti mesi nel chiudere il pozzo anche dal basso,” ha detto Thad Allen.
Nello static kill, gli equipaggi pomperanno fango e cemento attraverso le condotte da navi di superficie nel tappo di testa istallato recentemente e anche attraverso il preventer di scoppio (BOP) che aveva causato la fuoriuscita lo scorso aprile. Fango e cemento dovrebbero quindi bloccare il flusso di petrolio dal pozzo sottomarino, trasformando il preventer di scoppio e il tappo in una sorta di sigillo permanente superiore. Se questa operazione andrà a buon fine, i tecnici inizieranno a pompare fango e cemento giù attraverso il pozzo laterale, in modo da isolare la risalita di petrolio dal basso.
Questo processo potrebbe richiedere settimane e Allen dice che i funzionari dovranno seguire da vicino le previsioni meteoreologiche perché ci troviamo all’inizio della stagione degli uragani nel Golfo del Messico. La scorsa settimana le operazioni sul sito dello sversamento sono state temporaneamente sospese a causa della tempesta tropicale Bonnie, che è passata sopra la zona.
Allen ha anche detto ai giornalisti di aver incontrato il governatore della Louisiana Bobby Jindal e i funzionari locali per discutere i piani per andare avanti a ripulire il petrolio che ha toccato terra e ha inquinato pesantemente paludi e spiagge. Hainoltre aggiunto che federali, funzionari statali e locali lavoreranno a stretto contatto per sviluppare un piano di recupero della regione.
Allen ha detto che il recupero sarà al centro degli sforzi del governo dopo il pozzo sarà stato completamente chiuso. Ha detto che uno dei primi passi sarà quello di recuperare e bonificare gli oltre tre milioni di metri di paratie di plastica usate per impedire al petolio di arrivare sulle coste del Golfo del Messico. Nel frattempo, però, ha detto che la Guardia Costiera degli Stati Uniti continuerà a vigilare nei pressi del luogo della fuoriuscita e nelle spiagge vicine, giusto per assicurarsi che non si verificano altri danni. Alcuni funzionari locali nelle aree costiere della Louisiana hanno espresso la preoccupazione che il governo federale ridurrà le sue operazioni di disinquinamento del Golfo una volta che il pozzo sarà stato sigillato.
Il disastro dnel Golfo del Messico ha avuto inizio il 20 aprile con una esplosione della Deepwater Horizon, una piattaforma di perforazione offshore di proprietà di Transocean, una società di servizi petroliferi, e gestita da BP, una delle principali compagnie petrolifere private del mondo. BP ha accettato di mettere da parte 20 miliardi dollari in un fondo speciale per pagare i danni causati dalla fuoriuscita di petrolio e di recente ha venduto alcune delle sue attività in tutto il mondo per raccogliere denaro.(fonte VOA)
Speriamo che imparino dagli errori commessi, visto che ora inizieranno a trivellare a due passi da casa nostra.