In Italia è emergenza disturbi alimentari. Almeno tre milioni di giovanissimi soffrono infatti di vari disturbi come anoressia, bulimia e un nuovo fenomeno, la drunkoressia, una patologia in cui si cerca di eliminare il cibo e si assimilano calorie solo dall’alcol.
Lo ha detto Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta e referente del Ministero della Salute per i disturbi alimentar, che ha definito il fenomeno una “epidemia sociale”.
“Stiamo parlando di tre milioni di persone ammalate – continua Dalla Ragione – che soffrono di anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata. E di anoressia si muore, sia per suicidio che per effetti collaterali importanti. Oggi è la prima causa di morte psichiatrica, ancor più della depressione. Ogni anno in Italia muoiono 7-8 mila persone”.
I disturbi alimentari non sono l’unico nemico contro cui questi giovani devono combattere: di tre milioni di ammalati, 500 mila fanno, contemporaneamente, uso di alcol e rientrano nel fenomeno, nuovo in Italia, noto come drunkoressia.
Emanuele Scafato, ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità e direttore dell’Osservatorio Nazionale sull’alcol, ha detto che “nei soggetti sottopeso la drunkoressia provoca un dimagrimento patologico e crea dipendenza da alcol”.
In una testimonianza, Pamela, una ragazza bulimica che ha avuto il primo attacco a 8 anni, ha detto: “L’alcol fa abbassare i battiti del cuore , poi si consumano hashish e antidepressivi per dormire”.
I centri specializzati sono però ancora pochi in Italia. In quello più grande, a Varese, Villa Miralago, sono ricoverati 46 tra ragazzi e ragazze anche minorenni, una cifra insignificante se si considerano le proporzioni del fenomeno. E le liste d’attesa sono lunghe mesi, ma spesso può essere troppo tardi per molti ragazzi.