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La nascita del video olografico. Costruito schermo che mostra un ologramma ogni 2 secondi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 06.11.2010

Ricercatori del’Università dell’Arizona hanno sviluppato un nuovo sistema olografico, che promette di trasmettere una serie di immagini 3D quasi in tempo reale, un precursore delle videoconferenze olografiche.

Il sistema incorpora un nuovo polimero fotorifrangente – che può rapidamente aggiornare immagini olografiche ed è facilmente riproducibile in scala industriale – accoppiato con un sistema per registrare e trasmettere le immagini 3D di persone e oggetti via rete.

Il principale autore del progetto Pierre-Alexandre Blanche e i suoi colleghi dell’Università dell’Arizona, insieme a Nitto Denko Technical Corp. di Oceanside, in California, descrivono il nuovo dispositivo nel numero di Nature del 4 novembre.

“Questo passo in avanti ci porta un passo più vicini all’obbiettivo ultimo, che è quello di avere una telepresenza olografica ad alta risoluzione, a colori, della dimensione di un essere umano e in tre dimensioni,, che può essere mandata da una parte all’altra del pianeta,” ha detto il coautore e capoprogetto Nasser Peyghambarian.

I ricercatori avevano precedentemente realizzato un sistema di visualizzazione ai polimeri, ma poteva aggiornare le immagini solo ogni 4 minuti. Il nuovo sistema può aggiornare le immagini ogni due secondi; anche se non è ancora abbastanza per rendere un’ammagine fluida, il miglioramento è stato di 400 volte.

Inoltre, usando un sistema a laser singolo per scrivere le immagini in un polimero fotoreattivo, i ricercatori possono mostrare immagini a colori. Anche se l’attuale tasso di aggiornamento di un ologramma a colori è più lento di uno monocromatico, gli sviluppi suggeriscono che un vero e proprio sistema a colori e a 3 dimensioni sarà raggiungibile in breve.

“Questa innovazione apre nuove opportunità per la trasmissione di immagini in tempo reale,” ha detto Lynn Preston, direte dell’NSF Engineering Research Centers program che ha supportato la ricerca. “Un sistema come questo può dare un importante contributo alla telepresenza, alla telemedicina e così via. […]”.

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