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Atterrato il Rover Curiosity: che la scienza cominci!

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 06.08.2012

I 7 minuti di terrore sono andati a buon fine.
Chi ha seguito la diretta alla TV della NASA è rimasto sospeso a seguire le fasi dell’atterraggio in differita. I volti tesi dei tecnici che confrontavano i dati e sussultavano per ogni passo riuscito verso lo sbarco su Marte.

La navicella di Curiosity si è avvicinata all’atmosfera di Marte e alla giusta distanza dalla superficie è avvenuto il distacco della capsula con il rover. Grazie allo scudo termico la capsula ha potuto avicinarsi. Il Rover è stato calato attraverso delle corde, che, appena il Rover ha toccato terra, si sono staccate per permettere alla struttura che lo sosteneva di essere sospinta via. Pochi minuti dopo aver ricevuto il messaggio di successo dell’atterraggio alla NASA sono giunte le prime immagini del pianeta scattata dal Rover.

Zero possibilità di errore. Non c’erano margini di errore in quest’operazione e di questo la NASA aveva fatto il proprio cavallo di battaglia per la comunicazione, li aveva chiamati i sette minuti di terrore.
Sette minuti è il tempo che impiegano i dati inviati dai satelliti e dal Rover per raggiungere la Terra. In quel lasso di tempo tutti sono stati col fiato sospeso ad attendere le notizie dallo spazio.

Non è certo la prima volta che gli americani sbarcano su Marte, ma questo Rover è un passo avanti. E’ il più grande rover che sia mai sbarcato sul pianeta, il più sofisticato con un peso di quasi 900 chili. La sua tecnologia è estremamanete avanzata: eseguirà dei prelievi per conoscere la composizione del pianeta . Le sue telecamere ci invieranno immagini dalle quali si potranno dedurre dati sull’atmosfera.

Dalle risposte che Curiosity ci invierà, spiegano dalla NASA, nasceranno nuove domande. Quello che è in ballo è la scoperta delle prove della vita passata su Marte,  e le implicazioni di questa scoperta, secondo la NAS, sono anche filosofiche e non solo scientifiche. I dati di Curiosity potranno anche fare luce sul nostro sistema solare, sulla sua nascita e le sue caratteristiche.

E ancora, il Rover Curiosity rinnova l’ispirazione per i giovani scienziati per nuove domande che guardino al futuro per  scoperte  e, certamente, nuove missioni su Marte.

E ora che la tecnologia ha svolto il suo compito, come dicono dalla NASA, lasciamo che la scienza cominici!

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