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Nucleare, per la Consulta serve parere delle regioni interessate

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 02.02.2011

Centrale nucleareBOLOGNA, 2 FEB – La Regione dove si vuole costruire un impianto nucleare deve essere ”adeguatamente coinvolta”, per cui sarà necessario un suo parere obbligatorio, seppure non vincolante. La Consulta ha dichiarato illegittimo l’art.4 del decreto attuativo del Dl in materia di nucleare nella parte in cui non prevede che la Regione, anteriormente all’intesa con la Conferenza unificata, esprima il proprio parere. L’ANSA riporta la dichiarazione del presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, secondo cui la Corte ha ribadito ”la necessità che rispetto alla localizzazione degli impianti la Regione e, attraverso di essa, la comunità regionale possano esprimersi”.

”La decisione della Corte Costituzionale, con la quale viene imposta al Governo di acquisire il parere obbligatorio, sia pure non vincolante, delle Regioni interessate, prima di mettere mano alla realizzazione di una centrale nucleare sul territorio italiano, va accolta con favore, perché consentirà alle comunità locali di avere voce in un procedimento amministrativo dal quale erano state totalmente escluse da un decreto governativo”. Lo spiega in una dichiarazione il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo ripresa da Asca.

Con questa decisione diventa illeggittimo costituzionalmente dell’articolo 4 del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31 che disciplina la localizzazione, la realizzazione e l’esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi. La strada per la realizzazione delle centrali sarà dunque tutta in salita, visto che molte regioni sono contrarie ad un impianto nucleare o a depositi di scorie sul proprio territorio.

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