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Orice araba fuori pericolo secondo l’IUCN. ‘Unicorno’ è ora solo una specie vulnerabile

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 18.06.2011
Orice araba salva dall'estinzione. E' la prima specie dichiarata estinta in natura a riguadagnare la sopravvivenza

Orice araba salva dall'estinzione. E' la prima specie dichiarata estinta in natura a riguadagnare la sopravvivenza

Una specie di antilope che è stata probabilmente all’origine della leggenda dell’unicorno, ha rischiato grosso, essendo stata cacciata fino all’estinzione in natura. L’orice araba è però definitivamente salva, essendo ufficialmente uscita dalla lista delle specie in pericolo per essere annoverata tra quelle “vulnerabili”.

Gli esperti pensano che l’ultimo esemplare di orice araba allo stato selvatico sia stato abbattuto nel 1972, ma un programma di riproduzione di questo animale in cattività e gli sforzi di reintroduzione hanno permesso alla sua popolazione di superare i 1.000 esemplari allo stato brado, oltre a 6000-9000 esemplari presenti negli zoo e nelle riserve di tutto il mondo.

Questo ha permesso all’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN)  di dichiararla una specie  “vulnerabile” nella sua ultima lista rossa delle specie minacciate.

E’ la prima volta una specie classificata estinta in natura sia tornata addirittura a non essere più in pericolo. Razan Khalifa Al Mubarak, direttore generale dell’Agenzia a Abu Dhabi, ha dichiarato: “Avere evitato all’orice araba il baratro dell’estinzione è stata un’impresa importante e una vera e propria storia di successo per la conservazione, e quello che ci auguriamo è sia una storia che possa essere ripetuta più volte per altre specie minacciate.

E’ stato lo sforzo di molti zoo in giro per il mondo, che hanno continuato a far riprodurre l’onice araba in cattività, a permettere la sua sopravvivenza negli anni ’70. In seguito a programmi di reinserimento iniziati fin dagli anni ’80 in varie zone della penisola araba e del Medioriente nel 1980, l’orice araba è stata gradualmente reintrodotta in natura. Ci sono attualmente presenze dell’orice allo stato selvatico in Oman, Arabia Saudita e Israele.

Inoltre, altri esemplari sono tenuti in riserve chiuse in Siria (Al Talila), Bahrain, Qatar, e negli Emirati Arabi Uniti.

“E’ un classico esempio di come i dati dalla lista rossa dell’IUCN possano  alimentare azioni di conservazione sul territorio per produrre risultati tangibili e di successo.”

Nonostante questa vittoria, tuttavia, l’ultimo aggiornamento della lista rossa rivela che delle 19 specie di rane, rospi e salamandre aggiunte alla lista di quest’anno, otto sono in pericolo critico.

TRa loro una specie di rospo arlecchino del Perù (Atelopus patazensis) e una specie nana di salamandra del Guatemala (Dendrotriton chujorum).

Si stima che circa il 41% degli anfibi siano a rischio di estinzione a livello globale, rendendoli uno dei gruppi più minacciati, a causa della perdita di habitat, inquinamento, malattie e specie invasive, tutti i fattori che stanno causando il loro declino in tutto il mondo.

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