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Palermo: primo prelievo completamente robotizzato di parte del fegato

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 26.06.2012

Ospedale ISMETT

E’ stato effettuato all’Ismett di Palermo, l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione, il primo intervento di prelievo di una parte di fegato completamente robotizzato. Operazioni simili riducono il trauma chirurgico del paziente ee faciliterebbero perciò la donazione di parti di organi da parte di donatori vivi.

In questo caso al donatore è stato prelevato il lobo destro del fegato che sarà poi trapiantato al fratello che soffre di cirrosi epatica.
L’intervento è durato dieci ore e ha visto alternarsi decine di medici e infermieri. L’equipe è guidata da Bruno Gridelli, Direttore dell’Ismett, e da Marco Spada, Responsabile della Chirurgia Addominale e dei Trapianti d’Organo dell’Istituto.
E’ la prima volta che un intervento viene effettuato completamente da un robot.

Quello in questione si chiama “Da Vinci”, si mette vicino al letto del paziente e ha quattro bracci meccanici che entrano attraverso piccoli fori nell’addome del paziente. Attraverso un monitor e una sofisticata tecnologia il dottor Gridelli ha potuto vedere l’interno dell’addome in tre dimensioni e ha potuto dare i giusti imput al “Da Vinci” perchè operasse nella maniera corretta.

L’incisione necessaria per eseguire l’intervento è stata di soli 9 centimetri. L’operazione è il frutto di una collaborazione con l’equipe dell’Azienda Ospedaliera Universitaria dell’Ospedale Cisanello di Pisa, guidata da Ugo Boggi, Direttore della Chirurgia Generale e dei Trapianti nell’Uremico. “L’impiego nella chirurgia dei trapianti di nuove tecnologie emergenti quali quella robotica – spiega Bruno Gridelli, direttore di Ismett – è molto importante poiché riducendo il trauma operatorio potrà favorire un incremento delle donazioni d’organo da vivente e, quindi, del numero di trapianti”.

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