A Pisa per la prima volta viene eseguita una asportazione dell’utero ad una paziente con il solo uso di un braccio robotico attraverso un solo foro nella pancia.
L’intervento, il primo al mondo nel suo genere, è stato eseguito nel Centro Interdipartimentale di Chirurgia Robotica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Pisa.
L’operazione, in gergo tecnico una isterectomia “single port”, ossia attraverso una sola via d’accesso attraverso l’ombelico, ha utilizzato il robot Da Vinci in dotazione all’ospedale di Pisa. L’intervento è stato eseguito dall’equipe del dott. Vito Cela, coadiuvato dal dott. Nicola Pluchino, dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia I universitaria.
L’asportazione dell’organo era dovuta alla presenza di un tumore dell’endometrio. La paziente ora sta bene ed è stata già dimessa.
E’ la prima volta in assoluto che viene utilizzata con successo, con il robot, questa tecnica chirurgica mini-invasiva, che consiste nell’introdurre tutti gli strumenti chirurgici nell’addome attraverso l’ombelico.
In questo caso si tratta di strumenti da 5 mm, introdotti attraverso una microincisione di appena 2 cm, con il risultato finale di evitare cicatrici sull’addome grazie al vantaggio di utilizzare solo l’ombelico come porta di accesso chirurgico.
Già utilizzata in laparoscopia, questa tecnica però finora era di uso limitato per le notevoli difficoltà tecniche dovute ai limitati movimenti attraverso il singolo foro di entrata e alla collisione degli strumenti per lo spazio di azione ridotto. Oggi l’utilizzo del robot ha permesso di superare tutti i limiti della chirurgia laparoscopica aggiungendo i vantaggi propri della chirurgia robotica, come la visione tridimensionale, la mancanza di tremore ed il controllo degli strumenti, che non rischiano appunto di urtarsi fra di loro.
In futuro, dicono i medici dell’equipe, sarà possibile trattare altri casi, anche di tumori benigni, con la stessa tecnica che permetterà appunto una invasività ridotta al minimo possibile.
grazie di cuore a tutta l’equipe ora devo propio dire che sto bene grazie infinitamente