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Progressi nel mondo contro HIV ma ora investimenti vitali

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 01.12.2011

AIDSGINEVRA – Oggi si celebra la giornata mondiale contro l’AIDS, la terribile patologia che affligge milioni di persone in tutto in mondo. I risultati ottenuti nella prevenzione e cura dell’HIV sottolineano l’importanza di sostenere gli investimenti nella ricerca sull’HIV/AIDS nel lungo termine. L’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’UNICEF e UNAIDS sull’impatto globale del virus indica che un maggiore accesso ai servizi ha comportato una riduzione del 15% delle nuove infezioni negli ultimi dieci anni e un calo del 22% dei decessi per AIDS negli ultimi cinque anni.

“Il mondo ci ha messo dieci anni per raggiungere questi numeri,” afferma Gottfried Hirnschall, Direttore del Dipartimento di HIV. “Vi è ora una possibilità molto reale di sradicare l’epidemia. Ma questo risultato può essere raggiunto solo se si sostiene e si accelera questo slancio nel prossimo decennio e oltre.”

I progressi della scienza e le innovazioni nel corso dell’ultimo anno alimentano la speranza per il futuro. In tempi di austerità economica sarà essenziale applicare rapidamente nuove tecniche scientifiche, tecnologie e approcci per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei programmi di HIV nei vari paesi del mondo.

La relazione sottolinea anche ciò che deve ancora essere fatto.

Ad esempio più della metà delle persone che hanno bisogno di terapia antiretrovirale nei Paesi a basso e medio reddito non sono ancora in grado di accedervi. Molti di loro non sanno nemmeno di avere l’HIV.

In tutto il mondo, la stragrande maggioranza (64%) delle persone di 15-24 anni che vivono con l’HIV sono donne. Il tasso è più alto in Africa sub-sahariana, dove le ragazze e le giovani donne costituiscono il 71% di tutti i giovani che vivono con l’HIV – essenzialmente perché le strategie di prevenzione non riescono a raggiungerle.

Un altro problema in molti paesi è l’emarginazione dei malati. In Europa orientale e Asia centrale, oltre il 60% di coloro che vivono con l’HIV sono persone che si iniettano droghe. Ma i tossicodipendenti rappresentano solo il 22% di coloro che ricevono le terapie antiretrovirali.

Sebbene la prevenzione abbia ridotto la trasmissione da madre a figlio del virus HIV in circa 350.000 nuovi casi, sono circa 3,4 milioni i bambini che vivono con l’HIV – molti dei quali non ricevono un trattamento per l’HIV.

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