Gaianews

HIV: il 50% dei malati non sa di essere infetto

Per tenere sotto controllo l'epidemia sarà necessario che tutti coloro che ancora non sanno di essere malati, il 50% dei malati, si sottopongano alle terapie antiretrovirali

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 28.07.2014

Si è conclusa a Malborne la Conferenza Internazionale sull’AIDS, quest’anno dedicata ai ricercatori vittime dell’abbattimento dell’aereo malese in Ucraina. In chiusura di congresso l’accento è stato messo su tutti coloro che nel mondo sono infetti dal virus senza esserne consapevoli: secondo le stime degli esperti il 50% dei malati non sarebbe consapevole di essere stato infettato dal virus.

AIDS

L’obiettivo posto dal congresso è quello della controllo dell’epidemia entro il 2030, ma per raggiungere questo obiettivo è necessario tutelare maggiormente le categorie a rischio e far emergere i malati inconsapevoli, affinchè vengano sottoposti alla terapia antiretrovirale.

Fra le categorie a rischio gli omosessuali, i carcerati i tossicodipendenti e i lavoratori del sesso. Soprattuto agli ultimi tre, spesso sono negati sia le informazioni e i mezzi per la prevenzione che le cure una volta che si sono ammalati. Per gli omosessuali, il cui tasso di contagio è in aumento, l’OMS ha proposto l’assunzione preventiva dei medicinali antiretrovirali.

Stefano Vella, ricercatore dell’Istituto superiore di sanità e fra gli estensori delle linee guida Oms sull’Aids, ha spiegato: “L’obiettivo dichiarato è mettere sotto controllo l’epidemia entro il 2030 ma per riuscirci bisogna tirare fuori il “sommerso”, quei milioni di persone che non sanno di avere il virus, e trattare tutti. E’ un enorme problema di costi, di carenza di strutture, ma proprio i risultati ottenuti finora dall’alleanza di scienza, politica e società civile che combatte l’Aids, unica nel panorama mondiale, fanno ben sperare”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA