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Temperature ballerine su Marte

Un inatteso comportamento nella atmosfera di Marte viene messo in evidenza da uno studio in corso di in corso di pubblicazione sulla rivista Geophysical Research Letters

Scritto da Annalisa Arci il 14.06.2013

Un gruppo di ricercatori ha infatti osservato che le temperature registrate nell’esile guscio di gas che avvolge il Pianeta rosso salgono e scendono regolarmente non una ma due volte ogni giorno. “Registriamo un massimo della temperatura verso la metà del giorno, ma anche un altro appena dopo la mezzanotte”, spiega Armin Kleinbohel del Jet Propulsion Laboratory della NASA, coordinatore della ricerca e autore principale del nuovo studio.

Il Mars Climate Sounder a bordo della sonda MRO ha rilevato in effetti oscillazioni di 58 gradi Fahrenheit (14,44 gradi Celsius) seguire questo strano modello. Una serie di osservazioni in vari momenti della giornata, hanno confermato che l’andamento è globale e annuale.

Mars_climate_sounder

Le oscillazioni del vento, della temperatura e della pressione che si ripetono ogni giorno o frazione di esso, sono chiamate maree atmosferiche, guidate dalla variazione del riscaldamento tra giorno e notte.
Anche sulla Terra è presente questo fenomeno ma provoca variazioni termiche meno rilevanti nella bassa atmosfera: su Marte, dove l’atmosfera è solo 1% rispetto a quella terrestre, dominano l’intero spessore. Le maree che si verificano una volta al giorno si chiamano diurne, mentre quelle che si ripetono per due volte nell’arco della giornata, semidiurne. Quest’ultime su Marte, erano già state osservate nel 1970 ma fino ad oggi, si pensava fossero legate alle stagioni più polverose e alla luce solare che riscalda la polvere in atmosfera.

“Siamo stati sorpresi di trovare questa struttura nelle temperature del periodo non-polveroso dell’atmosfera di Marte ripetersi due volte al giorno”, ha detto Kleinboehl. “Mentre la marea diurna, come risposta dominante in temperatura al ciclo giorno-notte del riscaldamento solare su Marte, era conosciuta da decenni, la scoperta di una risposta persistente semidiurna, anche al di fuori delle grandi tempeste di polvere, è stata abbastanza inaspettata e ci siamo chiesti quale sia la causa”.

Kleinboehl e il suo team hanno trovato la risposta tra le nuvole di ghiaccio di Marte, presenti per gran parte dell’anno. Nella regione equatorialetra i 10 e i 30 chilometri sopra la superficie del pianeta, assorbono la luce infrarossa rilasciata dalla superficie durante il giorno. Queste sono nuvole relativamente trasparenti, sottili, come i cirri sulla Terra, eppure, il loro assorbimento è sufficiente a riscaldare la media atmosfera ogni giorno. Anche il modello di temperatura semidiurna osservato, con i suoi sbalzi di temperatura massima che si verificano lontano dai tropici, era inatteso ma è stato replicato nelle simulazioni, tenendo conto degli effetti delle nubi di ghiaccio d’acqua.

 “Pensiamo a Marte come a un mondo freddo e secco con poca acqua, ma in realtà c’è più vapore acqueo nell’atmosfera marziana che negli strati superiori di quella terrestre. Sappiamo già che le nuvole di cristalli di ghiaccio d’acqua si formano nelle regioni più fredde del pianeta, ma finora gli effetti di queste nubi sull’andamento della temperatura su Marte non erano stati presi in considerazione. Oggi sappiamo che non dovremo trascurare questo aspetto se vorremo capire come funziona l’atmosfera di Marte”, ha concluso Kleinboehl.

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