Per coloro che devono subire dei trattamenti antitumorali gli effetti collaterali sono un aspetto che peggiora molto il vissuto della malattia.
Oggi grazie alle nanotecnologie è stata sperimentata una pillola su 17 soggetti che non erano stati reattivi a trattamenti tradizionali.
La pillola che si chiama Bind-o14 porta il principio attivo attraverso il sangue direttamente al tumore grazie ad un recettore specifico. In questo modo le dosi di medicinale sono altamente ridotte con grandi benefici per i pazienti.
Lo studio è stato effettuato da un gruppo di ricerca composto dagli Istituti di Brigham and Women’s Hospital (Bwh), Dana-Farber Cancer Institute (Dfci), Harvard Medical School (Hms), Massachusetts Institute of Technology (Mit). La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine.