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Fukushima: ieri stop alle operazioni, acqua radioattiva in mare

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 22.03.2011

Immagine satellitare dopo l'esplosione di ieri al reattore 3 di FukushimaLa giornata di ieri presso la centrale nucleare di Fukushima è stata segnata da un’interruzione dei tentativi di contenimento dei danni al nucleo dei reattori e ai depositi di scorie, dopo che un fumo denso si è levato da uno degli edifici danneggiati dalle esplosioni dei giorni scorsi. Intanto oggi le autorità giapponesi hanno rilevato radioattività in mare, lungo la costa su cui affaccia l’impianto nucleare di Fukushima 1, dicendo però che i livelli non sono ancora pericolosi per l’uomo. I funzionari giapponesi hanno ammesso che acqua radioattiva usata per raffreddare i reattori sarebbe tornata in mare, secondo Reuters.

Ieri il lavoro ai reattori è stato interrotto dalla TepCo per ben due volte e i tecnici sono stati costretti ad allontanarsi dagli impianti, a causa di un fumo denso che usciva da due dei quattro reattori danneggiati. Il pericolo che il fumo fosse carico di radioattività è stato confermato dalla crescita immediata delle radiazioni rilevate nei pressi dei reattori.

I lavoratori – immediatamente allontanati – stavano tentando di ripristinare le funzioni di raffreddamento dei nuclei dei reattori, ormai seriamente danneggiati, dei tre reattori attivi al momento del terremoto e dello tsunami che ha danneggiato le pompe di raffreddamento. Inoltre, i pompieri e gli elicotteri dell’esercito continuavano a gettare acqua nelle piscine deposito delle scorie – il combustibile esausto ma ancora in grado di produrre calore e materiale altamente radioattivo.

Il lavoro per ripristinare le linee elettriche è ricominciato all’alba di oggi.

Intanto l’agenzia Kyodo ha detto che il governo e la Tokyo Electric Power Co. ha iniziato a studiare l’impatto della crisi nucleare nel mare, dopo che livelli anormalmente elevati di sostanze radioattive sono stati rilevati nell’acqua di mare nei pressi dell’impianto.

I livelli di radiazione in acqua di mare non costituiscono una minaccia immediata per il corpo umano, ha detto il governo, ma sono ben al di sopra del normale, alimentando preoccupazioni sulla contaminazione di acqua di mare e gli effetti sui prodotti della pesca.

Il Ministero della Pubblica Istruzione, Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia ha detto che studierà l’acqua di mare in otto siti, ogni 10 chilometri lungo la costa e fino a 30 km al largo della centrale nucleare di Fukushima Daiichi.

Secondo la Tokyo Electric, l’isotopo di iodio-131 è stato rilevato lunedì nei campioni di acqua di mare a livelli di 126,7 volte superiori al limite di concentrazione legale (è quello che provoca il tumore della tiroide). I livelli di cesio-134 erano 24,8 volte superiori alla norma e quelli di cesio-137 16,5 volte più alti, mentre tracce di cobalto 58 sono state rilevate in un campione di acqua di mare prelevato vicino all’impianto.

Nessuna sostanza radioattiva era stata rilevata in mare prima del disastro negli ultimi test disponibili.

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