Osservato per la prima volta buco nero che divora stella

Gli astronomi hanno assistito ad un buco nero “supermassiccio” nero che ha divorato una stella che ruotava attorno alla sua orbita, un evento che si verifica solo una volta ogni 10 mila anni.

Una simulazione video al computer del fenomeno realizzata dalla NASA mostra il buco nero che strappa il materiale più esterno della stella, aspirando il gas stellare ed emettendo un flusso di particelle che formano uno spettrale arco nel buio dello spazio. Secondo gli scienziati, questo arco colo arancio potrebbe essere costituito da elio.

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“Quando la stella viene squassata dall’enorme forza gravitazionale del buco nero, una parte di essa cade nel buco nero, mentre il resto viene espulso ad alta velocità,” ha detto l’astronomo della Johns Hopkins University Suvi Gezari, in una dichiarazione rilasciata dalla NASA mercoledì.

La NASA ha detto che la stella era vicina alla sua morte in ogni caso, e che il fenomeno è avvenuto in una galassia a 2,7 miliardi di anni luce di distanza dalla Terra.

La spettacolare morte della stella è stata osservata per la prima volta dal telescopio spaziale Galaxy Evolution Explorer e poi si è avuta una conferma del fenomeno da un altro telescopio montato sul vulcano Maui, nelle Hawaii.

Gli scienziati che hanno pensato all’inizio che l’evento – osservato nel giugno 2010 – fosse l’esplosione di una supernova, che quando esaurisce il suo combustibile primario, l’idrogeno, esplode sparando getti di radiazioni luminose attraverso lo spazio.

“Ma via via che l’evento andava avanti, abbiamo capito che si trattava o di una supernova molto particolare o di un tipo completamente diverso di evento, come una stella che viene squarciata da un buco nero,” ha detto Armin Rest, dello Space Telescope Science Institute di Baltimora, ha detto nella dichiarazione.

I ricercatori stabilito che il buco nero che ha distrutto la stella doveva essere circa 3 milioni di volte la massa del nostro sole – di dimensioni simili al buco nero al centro della Via Lattea.

“Dovremmo aspettare almeno 10.000 anni prima saremmo stati in grado di vedere una stella di essere inghiottito dal nostro buco nero”, ha concluso Gazari.