Gaianews

Teatro e Scienza a Torino con Fahre tratto dal romanzo di Bradbury

Scritto da Federica di Leonardo il 25.11.2010

La Rassegna “Teatro e Scienza 2010: I Confini” propone per martedì 30 Novembre 2010 al Teatro ASTRA di Torino, Via Rosolino Pilo 6, il musical (o meglio music-all) “FAHRE”, tratto dal romanzo di Ray Bradbury “Fahrenheit 451” per la regia e adattamento di Marte Costa.
L’ingresso è libero: alle 20 ci sarà una degustazione di vini all’ASTRA CAFE’ e alle 21 lo spettacolo.

In una ipotetica società del prossimo futuro (ma il testo è del 1953),leggere un libro -qualsiasi libro- é considerato un delitto gravissimo, tanto che i vigili del fuoco, corpo a cui appartiene il protagonista Guy Montag, hanno il compito istituzionale di bruciare tutti i libri ancora esistenti, mentre i cittadini passano il tempo davanti a gigantesche
pareti televisive, bene appagati nei bisogni materiali e sollevati dall’inquietudine
e dal dubbio che li attanaglierebbe invece nel libero pensiero.
La moglie Mildred passa le giornate tra le pareti del soggiorno, una sorta di TV interattiva con la quale parlare e incontrare persone che lei chiama addirittura “la mia famiglia”, mentre si imbottisce di fiale soporifere per poter dormire.
Montag incontra spesso una leggiadra ragazza sua vicina, Clarisse diversa da tutti e per questo considerata folle, che gli racconta di un passato in cui leggere e scrivere non era reato e di come creare parole sia molto meglio che distruggerle.

La sorprendente attualità del testo scritto nel lontano 1953, la sua incredibile preveggenza, la raffinatezza letteraria non sempre usuale nel genere, insieme alla sua relativa popolarità, e la grande forza simbolica e strenua difesa di valori che dovrebbero essere fondanti della nostra società, hanno motivato e suscitato la nostra scelta ed il nostro entusiasmo. Anche per questo nuovo spettacolo è difficile coniare una definizione.

C’è un canto, in pur sempre brevi, ma dense esposizioni dei tanti temi melodici ed armonici, e subito concepito per la scena, non tanto per illustrare banalmente le vicende narrate, quanto per coglierne ed interpretarne il senso e l’emozione profonda. Continua ad essere orgogliosa caratteristica lo slancio lirico di molte liriche, appunto, che pur non rinunciando a divertimento ed immediatezza, si articolano ancora in un vero e proprio piccolo “libretto” d’opera.

Sono le guizzanti parole del romanzo di Bradbury a snodare i passaggi essenziali della vicenda, in una partecipe lettura drammatica ad alta voce, quasi richiesta dall’autore del libro stesso. I pochi ma essenziali oggetti e costumi di recupero per mettere in scena addirittura una storia di fantascienza, genere caratterizzato solitamente da sfarzosi allestimenti, valorizza il piano metaforico e poetico del romanzo.

Anche i movimenti coreografici non si limitano a mimare scontate didascalie ai testi, ma aggiungono il gioco del moto, il ritmo del controtempo e la tensione fisica.

Un music-all per non confondere libertà con comodità con Marte Costa, Martina Trezza, Elda Adriano, Anna Gaia, Sandy Bosio.
Testi, musiche, arrangiamenti, movimenti coreografici, regia Marte Costa

© RIPRODUZIONE RISERVATA