Gaianews

Ma dove l’ho pescato?

Scritto da Maria Rosa Pantè il 07.03.2011

Life in Cardboard BoxesInvece del proclama bulgaro di berlusconiana memoria (quello che estromise tra gli altri Enzo Biagi dalla RAI), sono finita a leggere il libro di aforismi, poesie, disegni, racconti, di un umorista bulgaro Ivan Kulekov (nato nel 1951).

Ho letto “Senza tempo, senza ordine, senza indirizzo” edito da Voland.

Il bersaglio del libro è il potere, l’arroganza, la stupidità, l’ignoranza di un potere che si impone, fine a se stesso, non volto cioè al suo compito che sarebbe il bene della comunità. È un potere che noi in Italia purtroppo conosciamo bene.

Kulekov lo ridicolizza come fa l’umorista e il giullare.

A proposito di giullari, ho sentito recentemente Giulio Cavalli presentare il suo nuovo libro: un giullare lombardo che se la prende con la mafia, anche quella al Nord, in Lombardia, un giullare prestato alla politica, essendo, infatti, consigliere regionale. Anche Kulekov per mettere alla berlina e smascherare il potere si candidò alla presidenza della Bulgaria.

L’umorismo, la risata sono poco graditi al potere, ridere di qualcuno lo destabilizza, soprattutto se quel qualcuno crede di avere un potere granitico, quasi divino. Sia Kulekov che Cavalli infatti sottolineano l’importanza del giullare, ma anche la sua pericolosità e il suo coraggio:

Il re del mondo chiese ai suoi saggi:

che mondo è questo?

I saggi risposero.

Tutto è rappresentazione, Vostra Altezza!

Tutto è lotta, Vostra Altezza!

Tutto è libido, Vostra Altezza!

Tutto è zen, Vostra Altezza!

Tutto è relativo, Vostra Altezza!

Tutto è predestinato, Vostra Altezza!

Tutto è assurdo, Vostra Altezza!

Tutto è ridicolo, Vostra Altezza! – intervenne anche il buffone.

Tutto è chiaro – disse il re. – siano inflitte cento frustate al buffone.

Il tema del libro è, dunque, eterno, come dimostrano le rivolte nel mondo arabo: eterna è la dialettica tra potere assoluto e rivolta per il diritto alla libertà.

Libertà è infatti una parola molto usata da Kulekov.

Nel mirino dello sguardo acuto di Kolekov c’è anche chi subisce il potere senza ribellarsi, chi si lascia andare a un modo di vita egoistico, pensando solo al suo bene e dimenticando il bene di tutti. Insomma correlativo al potere assoluto è la remissività di chi subisce senza protestare.

È un mondo di marionette, ma talvolta in questo mondo può accadere l’imprevisto:

A una fabbrica di marionette

ordinarono di produrre

bambini di gomma,

maestri di legni,

soldatini di piombo,

medici di plastica.

Per un errore di produzione,

dalla catena di montaggio della fabbrica

venne fuori anche un uomo vero.

Con quello tutte le marionette

si misero a giocare.

Per concludere una osservazione di Kulekov che in tre righe sintetizza secondo me perché è un bene che a questo mondo esistano riviste come Gaianews che si occupa di salute, di benessere, di scienza, cultura e soprattutto di ambiente, di Gaia appunto:

“Abbiamo la terra.

Abbiamo l’acqua.

E ci facciamo il fango”.

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