Gaianews

Abruzzo: scontro sul ridimensionamento delle aree protette

Scritto da Federica di Leonardo il 13.05.2012

Fratino, foto Daniele FeriozziIl Consiglio Regionale dell’Abruzzo ha deliberato le riperimentrazione di un riserva naturale, quella del Borsacchio, e si appresta a fare altrettanto con il parco regionale del Sirente Velino. Dopo l’esclusione delle zone costiere del Borsacchio, ad alta valenza naturalistica, le associazioni ambientaliste e esponenti dell’opposizione si sono dichiarati contrari, accusando il Pdl di voler portare la speculazione edilizia dentro i confini delle aree protette.

Le zone interessate dalla riperimetrazione sono da tempo vittime di abusi edilizi, per cui sono già in corso procedimenti penali. Inoltre,  sono state oggetto di richiesta per la ricerca di idrocarburi da parte della società Medoilgas Italia Spa.

La mossa della riperimetrazione è un passo necessario per il passaggio all’edificabilità, in quanto le aree protette sono soggette a leggi molto severe proprio per conservare la biodiversità. Ora la maggioranza in consiglio regionale ha chiesto la riperimetrazione di due aree protette: quella del parco regionale Sirente Velino e quella del Borsacchio, una riserva naturale. Per quest’ultima l’operazione è già riuscita.

Le aree del Borsacchio che saranno escluse da protezione e diventeranno quindi edificabili sono quelle sulla costa, le più ambite e fra le poche rimaste libere da cemento sulla costa abruzzese.

Il professor Giovanni Pacioni, ordinario di Biologia Vegetale Ambientale ed Applicata, e il professor Gianfranco Pirone, ordinario di Ecologia Vegetale, avevano cercato tempo fa di far notare l’importanza scientifica e naturalistica della zona. I due professori avevano dichiarato che “la zona costiera della Riserva del Borsacchio ha il punto di maggiore interesse naturalistico in corrispondenza della pineta prospiciente la Villa Mazzarosa e della fascia dunale. Pur se di ridottissime dimensioni, l’area rappresenta una importantissima riserva di biodiversità, unica ed ultima area di rifugio per numerose specie vegetali, animali e fungine.” E spiegano: “Le specie vegetali censite lungo il litorale ammontano a  circa 120; tra le entità di maggiore importanza si segnalano specie molto rare in Abruzzo ed inserite nelle liste rosse come piante gravemente minacciate o vulnerabili”.

Inoltre i professori hanno aggiunto che “con riferimento alla vegetazione, si evidenzia che sono state rilevate 7 comunità vegetali tipiche dei litorali sabbiosi, di cui 4 di interesse comunitario (Direttiva Habitat 92/43/CEE). L’area è inoltre inserita nella lista internazionale dei ‘Loci Typici’ in quanto vi è stata rinvenuta una specie nuova per la scienza denominata Boletus martaluciae ed è l’unica stazione adriatica di una importante specie di Coleottero. “

Sono 26 i consiglieri che hanno votato  favorevolmente alla riperimetrazione.

“Ancora una volta”, ha dichiarato il coordinatore provinciale teramano di Sel, Tommaso Di Febo, a Primadanoi.it  “si permetteranno le speculazioni edilizie e nuove colate di cemento lungo la costa e non lo sviluppo turistico, ambientale e culturale dei territori. Chi ha assunto e votato questa scellerata deliberazione in Consiglio regionale di fatto sta avvantaggiando anche la società Medoilgas Italia spa, per l’istanza di ricerca presentata alla Regione per l’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi”.

Molto dura è stata la reazione delle associazioni ambientaliste abruzzesi che hanno parlato della “banda dei 26” come dei nuovi barbari. Dichiarano infatti WWF, Italia Nostra, Comitato abruzzese Beni Comuni, Comitato Riserva Naturale Regionale Guidata Borsacchio, Legambiente, Archeoclub Giulianova, Slow Food condotta di Giulianova e Val Vibrata: “Definire nuovi barbari i 26 Consiglieri Regionali che l’8 maggio hanno votato a favore del taglio della Riserva suona quasi come un complimento; i Barbari veri, almeno, nutrivano un profondo rispetto per la natura. Questi invece hanno dimostrato di disprezzarla.” E continuano: “La ‘banda dei 26’ è stata perseverante. Malgrado gli innumerevoli problemi di cui soffre l’Abruzzo, è riuscita a dedicare quasi una decina di sedute del Consiglio Regionale a quello che deve essere parso a molti osservatori il vero problema della nostra regione: la riperimetrazione di una piccola riserva regionale estesa appena 1.100 ettari.”

Gli ambientalisti, inoltre, sottolineano che per il Piano di Assetto Naturalistico sono stati stanziati ben 250.000 euro che sono stati spesi inutilmente: “I Consiglieri detrattori della Riserva hanno incassato l’appoggio pieno ed incondizionato dei Comuni di Roseto e Giulianova – il primo a guida centrodestra, il secondo centrosinistra – ma responsabili entrambi, quanto la Provincia di Teramo, di non aver dotato la Riserva né degli Organi di Gestione né di un Piano di Assetto Naturalistico. Le tre amministrazioni hanno tenacemente perseguito la volontà di non far mai decollare la riserva, nonostante abbiano avuto a disposizione e speso 250.000 euro per la predisposizione del Piano di Assetto Naturalistico dell’area! Soldi che sono stati spesi per studi e progetti su un perimetro che ora è stato modificato.”

Nella stessa seduta, secondo lo stesso principio, è stato cambiato il piano paesistico di Silvi Marina, sempre in provincia di Teramo, anche in questo caso in una zona ambita per “affari edilizi”.

Il sistema vorrebbe ripetersi anche per il Parco Regionale Sirente Velino, dove il consigliere Luca Ricciuti propone la riperimetrazione dell’area protetta per consentire ad un’associazione cacciatori di creare un distretto venatorio. Anche in questo caso nella stessa zona sono pendenti diverse lotizzazioni che avrebbero autorizzazioni più facili se non ricadessero in un’area protetta.

La politica del presidente Chiodi (che ha votato favorevolmente per la riperimetrazione) e della sua giunta si delinea quindi in maniera chiara. E’ un’evidente svolta per una regione che da decenni si vanta di essere il polmone verde d’Europa e la regione dei parchi e che su questo fonda buona parte del suo indotto turistico, come hanno dimostrano i rapporti di Ecotour sul turismo verde.

Il magazine on line PrimadaNoi.it ha riportato i nomi dei consiglieri che hanno votato favorevolmente.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA