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Nessuna tregua per i parchi in Abruzzo: gli ambientalisti contro l’illuminazione notturna di una funivia

Scritto da Federica di Leonardo il 05.05.2011

In Abruzzo nell’ultimo periodo sembra che la natura e gli animali che la abitano non possano avere tregua. Molteplici infatti, sono gli attacchi alle aree che dovrebbero essere protette perchè afferenti ai Parchi o perchè riconosciute come SIC (siti di importanza comunitaria) o ZPS (zone di protezione speciale). Con il triste evento del terremoto pare che la situzione sia ancora peggiorata, se possibile, perchè i movimenti di denaro e le autorizzazioni speciali possono diventare  l’occasione per appaltare lavori di dubbia necessità che hanno un gravissimo impatto sulla flora e la fauna già gravemente in difficoltà; basti pensare alla gravissima situazione dell’orso marsicano ormai sulla via dell’estinzione.

Le Associazioni e i Movimenti ambientalisti abruzzesi questa volta denunciano l’inammisssibilità di un progetto portato avanti dal Comune dell’Aquila e dal Centro Turistico del Gran Sasso, azienda del Comune dell’Aquila, che prevederebbe l’illuminzione notturna della Funivia di Campo Imperatore  e fanno appello all’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e al Comitato Regionale VIA affinchè non autorizzino le opere.

L’ impianto avrebbe il costo di ben 300 mila euro finanziati con fondi della Protezione Civile, ma alle associazioni sfugge la necessità della costruzione di una tale opera. “Curiose e poco credibili appaiono le motivazioni addotte dai propositori dell’impianto, cioè che il funzionamento notturno della Funivia e la “evidenziazione” del tracciato (affinchè si veda dall’autostrada), sia necessario alla sicurezza dei cittadini. Il Progetto prevede, tra l’altro, la colorazione “rosso vivo” dei piloni della funivia: un’ulteriore inammissibile offesa al paesaggio.Un ennesimo spreco di fondi pubblici a totale danno dell’ambiente e dei Parchi!”

Naturalmente il progetto avrebbe il suo impatto ambientale: ecco l’analisi da parte degli ambientalisti:
“Le opere ricadono interamente all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in una Zona di Protezione Speciale – IT 7110128 della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli” –  nell’IBA 204 “Gran Sasso e Monti della Laga” (Important Bird Areas), e in un’ area oggetto di studi per la presenza di rarissime farfalle notturne, minacciate di estinzione a livello europeo,  nonché di notevole importanza per diversi uccelli stanziali e migratori, nonché per i chirotteri, e oggetto di studi scientifici da parte di studiosi di fama internazionale.
L’illuminazione notturna è uno dei principali fattori di scomparsa di rare specie di farfalle notturne ed è causa di forti squilibri comportamentali nei chirotteri e negli uccelli. Questi animali avranno i cicli biologici completamente stravolti e saranno messi in grave pericolo dall’illuminazione artificiale di aree che, fino ad oggi, almeno nelle ore notturne, non subiscono l’impatto della presenza umana.
Oltre alla sopra citata normativa europea, le opere previste sono in contrasto con la normativa Italiana istitutiva del Parco Nazionale e con alcune norme Regionali, fra queste:
La Legge Regionale n. 12 del 3/03/2005 recante “Misure urgenti per il contenimento dell’inquinamento luminoso e per il risparmio energetico” (B.U.R.A. Abruzzo n. 15 del 18-3-2005)
La Legge Regionale n. 59 del 22/12/2010 – di Sostituzione dell’articolo 1 della legge regionale 7 settembre 1993, n. 50 – recante: “Primi interventi per la difesa della biodiversità nella Regione Abruzzo: tutela della fauna cosiddetta minore”.

Come già accennato all’inizio, la proposta di un progetto del genere si inserisce in un contesto in cui , per rilanciare l’economia aquilana, si vuole puntare sul potenziamento del bacino sciistico (vedi l’articolo sul protocollo d’intesa, e l‘intervista a Dante Caserta e l’intervista a Arturo Diaconale ) . A quale prezzo? Con quali risultati?

La domanda che nasce dunque è se lo sviluppo a tutti i costi sia una strada da perseguire con ogni mezzo, a scapito della biodiversità e dell’abbandono di progetti sulle aree protette che, come nel caso dell’Abruzzo, davano lustro alla nostra nazione a livello europeo.

Di seguito l’elenco delle associazioni firmatarie del comunicato contro l’illuminazione della funivia:

WWF Abruzzo – LIPU Abruzzo – ALTURA Abruzzo – ProNatura Abruzzo – Circolo Legambiente L’Aquila – Italia Nostra L’Aquila– Gruppo Naturalisti Rosciolo – Forum Ambiente di Sinistra Ecologia Libertà – Circolo Valorizzazione Terre Pubbliche.

Qui invece la pagina facebook del Gruppo di difesa delle montagne e dei Parchi d’Abruzzo.

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