Il 17 febbraio scorso a Palazzo Chigi è stato firmato un protocollo d’intesa per il rilancio dello sviluppo e la valorizzazione dell’area aquilana del cratere colpita dal terremoto del 6 aprile del 2009.
L’intento è di rilanciare il turismo di due zone montane abruzzesi: il Comprensorio ambientale turistico del Gran Sasso aquilano compreso tra Montecristo e Campo Imperatore e il comprensorio ambientale-turistico del Parco Regionale Velino-Sirente compreso tra la piana di Campo Felice , l’Altopiano delle Rocche e il compendio montano della Magnola.
Per fare questo si vogliono ammodernare alcuni impianti già esistenti e crearne di nuovi, costruire le relative infrastrutture e strutture ricettive, con l’intento di creare il più importante bacino sciistico dell’intera area centro meridionale.Nel documento si dichiara anche di volere costruire strutture per le attività ricreative legate al periodo estivo (golf, tennis, nuoto).
Per quanto riguarda il versante del parco del Gran Sasso, siamo andati sul posto accompagnati da Antonio Perrotti, architetto e urbanista della Regione Abruzzo che insieme con le asociazioni ambientaliste abruzzesi ha criticato fortemente il progetto per il suo grande impatto ambientale. Nell’intervista ci spiega perchè.
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