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Cannabis mette a rischio la fertilità maschile

L'uso di cannabis influenzerebbe la qualità dello sperma e quindi la fertilità secondo una recente ricerca

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 05.06.2014

Gli uomini che fanno uso di cannabis possono mettere a rischio la loro fertilità danneggiando la dimensione e la forma degli spermatozoi. E’ quanto rileva una ricerca delle Università di Sheffield e Manchester che indaga su come lo stile di vita abbia un peso rilevante sulla morfologia dello sperma. L’indagine è stata pubblicata sulla rivista medica Human Reproduction.

spermatozoi

Lo studio è stato condotto su 2.249 uomini provenienti da 14 cliniche per la fertilità in tutto il Regno Unito, ai quali è stato chiesto di compilare questionari dettagliati sulla loro storia medica e le loro abitudini di vita. E’ stato evidenziato che gli uomini che producevano meno del quattro per cento di spermatozoi normali avevano fatto uso di cannabis tre mesi prima del test sull’eiaculazione.

L’autore principale, il dottor Allan Pacey, docente di andrologia presso l’Università di Sheffield, ha detto: “La nostra conoscenza sui fattori che influenzano le dimensioni e la forma degli spermatozoi è limitata. Molti uomini sono preoccupati e cercano di individuare eventuali fattori nel loro stile di vita che potrebbero causare questo problema. E’ quindi rassicurante scoprire che ci sono pochi rischi, ma i nostri dati suggeriscono che i consumatori di cannabis dovrebbero smettere di usare la sostanza se hanno in programma di mettere su famiglia”.

Precedenti ricerche hanno mostrato che solo gli spermatozoi con buona morfologia sono in grado di farsi strada verso l’ovulo e fecondarlo. Normalmente gli uomini producono 60 milioni di spermatozoi per millilitro di sperma. Se il conteggio è maggiore di circa 40 milioni per ml, gli uomini sono considerati fertili, al di sotto di tale soglia, in particolare sotto circa i 20 milioni per ml, la fertilità comincia a diminuire, fino a compromettere il concepimento.

Il dottor Andrew Povey, dell’Institute of Population Health della University of Manchester ha dichiarato: “Questa ricerca si basa su un nostro studio durato due anni che ha esaminato i fattori di rischio associati alla concentrazione degli spermatozoi mobili nell’eiaculazione degli uomini. Inoltre è stato anche scoperto che ci sono relativamente pochi fattoriche gli uomini possono cambiare per migliorare la loro fertilità”.

Sebbene lo studio non abbia trovato alcuna associazione tra la morfologia alterata e gli stili di vita legati al fumo di sigaretta o al consumo di alcol, rimane possibile che si possano correlare altri aspetti che non sono ancora stati misurati, come la qualità del DNA contenuto nella testa degli spermatozoi.

Recenti studi, condotti dai ricercatori della Mailman School of Public Health e dalla Rutgers School of Public Health della Columbia University, hanno rilevato che anche lo stress psicologico è dannoso per la qualità dello sperma e può ridurre la fertilità.

Lo stress influisce dunque sulle concentrazioni degli spermatozoi che possono risultare deformi o presentare una motilità alterata. Non è ancora chiaro come lo stress influisca sulla qualità dello sperma: potrebbe innescare il rilascio di ormoni steroidei chiamati glucocorticoidi che a loro volta potrebbero smussare i livelli di testosterone e la produzione di spermatozoi.

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