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Farmaci, gli Italiani ne consumano tanti e male

E' in aumento il consumo di farmaci fra gli Italiani, ma le terapie sono fai da te e quelle prescritte dal medico non vengono portate a termine

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 15.07.2014

L’Aifa ha presentato ieri a Roma il rapporto OSMED sull’uso dei farmaci da parte degli Italiani. Nonostante la crisi che impedisce ad una fascia della popolazione di acquistare i medicinali, gli Italiani consumano più farmaci, li pagano di più, ma assumono quelli sbagliati e con posologie scorrette.

E’ in aumento, secondo il rapporto di AIFA, il consumo di pillole e sciroppi, in media gli Italiani assumono due pillole al giorno: la spesa totale, fra medicine mutuabili e a pagamento, ha raggiunto i 26 miliardi di euro. Un aumento nel 2013, rispetto al 2012, del 2,3% per le medicine mutuabili e del 3,8% per quelle a pagamento.

medicinali

Inoltre, secondo il rapporto, nonostante la spesa per i medicinali sia in aumento, gli Italiani acquistano pochi medicinali generici, rispetto a quello che avviene negli altri Paesi europei. Passare dai farmaci di marca a quelli generici, invece, potrebbe far risparmiare 800 milioni l’anno.

Oltre alla ingente spesa per l’acquisto dei farmaci, va aggiunto che poi gli Italiani non sono in grado di curarsi come si dovrebbe.
Primo punto dolente è l’uso degli antibiotici. Il problema dell’antibiotico-resistenza è grave ed urgente perchè sono sempre di più i batteri che sviluppano importanti resistenze agli antibiotici. Una delle indicazioni degli esperti e quella di consumare antibiotici solo quando prescritto dal medico e di condurre le cure dall’inizio alla fine rispettando i dosaggi. In Italia queste indicazioni non vengono rispettate, secondo il rapporto OSMED. Infatti gli Italiani usano troppo spesso gli antibiotici senza consultare il medico, e spesso non per combattere batteri, ma virus. Inoltre anche quando l’antibiotico viene prescritto spesso non portano a termine la terapia.

Il fatto di non assumere i medicinali secondo prescrizione riguarda anche altre categorie di farmaci e non solo gli antibiotici: i farmaci contro l’ipertensione vengono assunti con regolarità solo dalla metà di coloro a cui vengono prescritti, e nel caso delle malattie respiratorie si parla del 14% delle persone che assumono regolarmente il farmaco prescritto.
Ma in tutte le categorie la percentuale di coloro che seguono le cure fino alla fine e con costanza sono esigue.

Altro capitolo dell’effetto crisi sulla salute degli Italiani è quello della depressione. Sono in aumento i depressi in Italia, raggiungendo i 7,5 milioni secondo i dati raccolti presso i medici di famiglia Le dosi giornaliere di antidepressivi sono passate da 27,5 ogni 1000 abitanti del 2005 a oltre 39 dosi del 2013. I farmaci più usati sono quelli che curano le depressioni “nevrotiche” cioè quelle causate dallo stress. Le categorie più colpite sono le donne e gli anziani.

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