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Inquinamento da traffico in gravidanza favorirebbe la comparsa di malattie respiratorie nei nuovi nati

Scritto da Camilla Di Barbora il 21.05.2013

Vivere vicino a una grande arteria stradale durante il periodo prenatale si associa a un aumentato rischio di sviluppare infezioni respiratorie nei bambini di 3 anni. A sostenerlo è un nuovo studio condotto da ricercatori di Boston presentato il 20 maggio all’edizione 2013 della Conferenza internazionale dell’American Thoracic Society di Philadelphia.
Traffico_inquinamento
“Il collegamento tra esposizione al fumo di sigaretta in utero e nei primi mesi di vita ed esiti avversi respiratori infantili è ormai consolidato, ma la relazione tra esposizione ad ambiente caratterizzato da inquinamento atmosferico e rischio di infezione respiratoria infantile è molto meno studiata”, osserva l’autore dello studio Mary Rice, ricercatore presso il Massachusetts General Hospital e Beth Israel Deaconess Medical Center. “Il nostro studio estende i risultati di precedenti indagini dimostrando che il fatto di vivere in prossimità di una strada importante durante il periodo prenatale è associato a un aumentato rischio di future infezioni respiratorie nei bambini”.
Lo studio ha preso in considerazione una coorte pre-parto, composta da 1.271 coppie di madre-bambino della zona di Boston che tra il 1999 e il 2002 hanno partecipato durante il primo trimestre di gravidanza al Progetto Viva del Massachusetts orientale. La distanza tra luogo di domicilio e strade federali di grandi dimensioni è stata calcolata utilizzando il sistema informativo territoriale (GIS), mentre sono state definite infezioni respiratorie tutte le diagnosi mediche ricevute di polmonite, bronchiolite, ostruzione della larige o altri disturbi respiratori dalla nascita fino ai 3 anni di età. L’analisi statistica del rapporto tra esposizione a un’autostrada e infezione respiratoria è stata aggiustata per sesso, peso alla nascita, educazione materna, reddito familiare, reddito e istruzione media del quartiere di appartenenza, fumo materno in gravidanza, fumo passivo post-natale, allattamento al seno, frequenza all’asilo nido, presenza di altri figli con meno di 12 anni nel nucleo familiare e periodo di nascita.
Delle 1271 coppie di madre-bambino studiate, il 6,4% viveva a meno di 100 metri da un’autostrada, il 6,5% a una distanza compresa tra 100 e 200 metri, il 33,7% a 200-1000 metri e il 53,4% a 1.000 metri o più. 
A 3 anni, 678 (53,3%) bambini avevano avuto almeno una diagnosi di infezione respiratoria. Dopo l’aggiustamento per possibili fattori confondenti e fattori di rischio di infezione delle vie respiratorie, i bambini le cui madri avevano vissuto a meno di 100 metri da un’autostrada durante la gravidanza risultarono avere 1,74 volte più probabilità di sviluppare disturbi alle vie respiratorie rispetto a quelli nati da madri residenti a 100 metri o più da un’autostrada. Coloro che vivevano a 100, 200 metri di distanza da una strada importante avevano un rischio aumentato di 1.49 volte.
“La ricerca futura dovrà chiarire se gli apparenti effetti postnatali nocivi del vivere vicino a una strada trafficata durante la gravidanza sono dovuti all’inquinamento atmosferico imputabile ai veicoli o ad altre esposizioni connesse alle vie di scorrimento. Abbiamo in programma di esplorare ulteriormente questa relazione chiarendo le associazioni tra esposizione pre e post natale a inquinamento atmosferico e sviluppo nei primi anni di vita di infezioni respiratorie. L’obiettivo è quello di approfondire queste conoscenze ricorrendo alla misura del carbonio elementare, un indicatore di inquinamento atmosferico da polveri ultrafini.
Fonte: M.B. Rice et alii, “Exposure To Traffic And Early Life Respiratory Infection: A Cohort Study”. ATS Journals, 20 maggio 2013.

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