Vivere vicino a una grande arteria stradale durante il periodo prenatale si associa a un aumentato rischio di sviluppare infezioni respiratorie nei bambini di 3 anni. A sostenerlo è un nuovo studio condotto da ricercatori di Boston presentato il 20 maggio all’edizione 2013 della Conferenza internazionale dell’American Thoracic Society di Philadelphia.
“Il collegamento tra esposizione al fumo di sigaretta in utero e nei primi mesi di vita ed esiti avversi respiratori infantili è ormai consolidato, ma la relazione tra esposizione ad ambiente caratterizzato da inquinamento atmosferico e rischio di infezione respiratoria infantile è molto meno studiata”, osserva l’autore dello studio Mary Rice, ricercatore presso il Massachusetts General Hospital e Beth Israel Deaconess Medical Center. “Il nostro studio estende i risultati di precedenti indagini dimostrando che il fatto di vivere in prossimità di una strada importante durante il periodo prenatale è associato a un aumentato rischio di future infezioni respiratorie nei bambini”.
Lo studio ha preso in considerazione una coorte pre-parto, composta da 1.271 coppie di madre-bambino della zona di Boston che tra il 1999 e il 2002 hanno partecipato durante il primo trimestre di gravidanza al Progetto Viva del Massachusetts orientale. La distanza tra luogo di domicilio e strade federali di grandi dimensioni è stata calcolata utilizzando il sistema informativo territoriale (GIS), mentre sono state definite infezioni respiratorie tutte le diagnosi mediche ricevute di polmonite, bronchiolite, ostruzione della larige o altri disturbi respiratori dalla nascita fino ai 3 anni di età. L’analisi statistica del rapporto tra esposizione a un’autostrada e infezione respiratoria è stata aggiustata per sesso, peso alla nascita, educazione materna, reddito familiare, reddito e istruzione media del quartiere di appartenenza, fumo materno in gravidanza, fumo passivo post-natale, allattamento al seno, frequenza all’asilo nido, presenza di altri figli con meno di 12 anni nel nucleo familiare e periodo di nascita.
Delle 1271 coppie di madre-bambino studiate, il 6,4% viveva a meno di 100 metri da un’autostrada, il 6,5% a una distanza compresa tra 100 e 200 metri, il 33,7% a 200-1000 metri e il 53,4% a 1.000 metri o più.
A 3 anni, 678 (53,3%) bambini avevano avuto almeno una diagnosi di infezione respiratoria. Dopo l’aggiustamento per possibili fattori confondenti e fattori di rischio di infezione delle vie respiratorie, i bambini le cui madri avevano vissuto a meno di 100 metri da un’autostrada durante la gravidanza risultarono avere 1,74 volte più probabilità di sviluppare disturbi alle vie respiratorie rispetto a quelli nati da madri residenti a 100 metri o più da un’autostrada. Coloro che vivevano a 100, 200 metri di distanza da una strada importante avevano un rischio aumentato di 1.49 volte.
“La ricerca futura dovrà chiarire se gli apparenti effetti postnatali nocivi del vivere vicino a una strada trafficata durante la gravidanza sono dovuti all’inquinamento atmosferico imputabile ai veicoli o ad altre esposizioni connesse alle vie di scorrimento. Abbiamo in programma di esplorare ulteriormente questa relazione chiarendo le associazioni tra esposizione pre e post natale a inquinamento atmosferico e sviluppo nei primi anni di vita di infezioni respiratorie. L’obiettivo è quello di approfondire queste conoscenze ricorrendo alla misura del carbonio elementare, un indicatore di inquinamento atmosferico da polveri ultrafini.
Fonte: M.B. Rice et alii, “Exposure To Traffic And Early Life Respiratory Infection: A Cohort Study”. ATS Journals, 20 maggio 2013.