I bambini esposti all’inquinamento durante la gravidanza e nel primo anno di vita sembrano essere più inclini a sviluppare l’autismo, secondo le conclusioni di uno studio pubblicato lunedì 26 novembre.
La ricerca dell’Università di Southern California suggerisce che l’esposizione all’inquinamento atmosferico e allo smog provocati dal traffico cittadino, ed in particolare il particolato e il biossido di azoto, se vengono a contatto con il feto durante la gravidanza o durante il primo anno di vita di un bambino possono addirittura raddoppiare il rischio di sviluppare l’autismo.
I ricercatori hanno esaminato i dati medici di 500 bambini – circa la metà dei quali sono stati considerati non affetti da alcun disturbo, mentre all’altra metà era erano stati diagnosticati segni di autismo, un complesso insieme di disturbi cerebrali caratterizzato da difficoltà a interazioni sociali e comunicazioni.
“In particolare per l’inquinamento da traffico abbiamo trovato che i bambini esposti sono risultati con un rischio da due a tre volte maggiore rispetto agli altri”, dice Heather Volk, ricercatore della USC e del Children Hospital di Los Angeles, che ha condotto lo studio.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Archives of General Psychiatry, si aggiunge ad un crescente corpo di evidenze che collega lo sviluppo dell’autismo ad eventuali fattori ambientali come l’inquinamento atmosferico.
Leslie A. Richard, una pediatra presso l’ospedale Children’s Hospital di Los Angeles, dice che i genitori dovrebbero proteggere meglio i loro bambini dall’inquinmento atmosferico, e il rischio di autismo è una ragione in più per farlo. Secondo il pediatra, basta semplicemente seguire i bollettini sulla qualità dell’aria ed evitare di stare all’aria aperta nei giorni in cui la qualità dell’aria è peggiore.
“Quindi, se si è incinte, si può decidere di stare a casa o di restare lontano dai luoghi all’aria aperta nei giorni in cui c’è un alto tasso di inquinamento dell’aria”, ha concluso.
..buonasera..sono madre di due gemelli e uno di loro è un bimbo autistico….premetto che non sono medico ma ho avuto la fortuna di essere in prima persona coinvolta ..dico fortuna perchè avere un bimbo autistico è molto difficile e faticoso ma è una cosa bellissima…non credo affatto o almeno non ritengo l’inquinamento atmosferico una causa importante per lo sviluppo dell’autismo…si parla da trent’anni di questa patologia…vaccini…inquinamento…alimenti…se da un lato ci sono 100 conferme dall’akltro ce ne sono altre 100 che negano queste affermazioni. io ho due gemelli uno autistico l’altro no…quindi come si spiega tutto questo..per pare mio solo con una affermazione…non si tratta di un agente esterno ma si tratta di una predisposisione che si altera durante il processo di crescita…l’autismo si manifesta dai 18 mesi ma prima di cdichiararlo tale bisogna sottoporre il bambino a tanti tipi di comprensione…test..e quanto altro…i miei figli hanno lo stesso DNA…sono monocoriali..eppure solo uno nel percorso di crescita a sviluppato la patologia
la gravidanza è stata regolare per tutti e due i bimbi..e se sonoostatisottoposti ad inquinamento atmosferico lo sono stati in egual misura….
ci sonostudi che parlano di una proteina elaborata dal cromosoma xi che non farebbe il proprio lavoroadovere….ci sonostudi e pubblicazioni :Il problema è chel’autismo ancora non ha trovato una strada comune…ci sonointerpretazioni e valutazioni ancora molto differenti fra gli addetti ai lavori ..l’unica cosa che devecontare è trovare la causa principale e sono trenta anni che sentiamo teorie a volte provate sommariamente altre teorie più credibili…ci sono pensieri medici che si scontrano …ci sonobambini ragazzi che invece assieme alle loro famiglie hanno bisogno di sentirsi compresi…aiutati a trovare la loro strada per il futuro…..
grazie