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Tumore della pelle: un passo avanti verso la riduzione della progressione

Scritto da Elisa Corbi il 30.09.2013

Tumori della pelle, un nuovo studio rivela la capacità di ridurne la progressione

L’oncogene c-fos è tradizionalmente legato alle attività cellulari connesse al cancro, come la divisione cellulare, la differenziazione o la sopravvivenza. Qualsiasi modifica di queste attività può innescare lo sviluppo di tumori, e ciò ha reso c-Fos un bersaglio importante per la loro comprensione e il trattamento.

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Uno studio condotto da Erwin Wagner, ricercatore dello Spanish National Cancer Research Centre ha rivelato un nuovo meccanismo in cui c-Fos è in grado di promuovere il cancro della pelle: un aumento dell’esressione di c-Fos nella pelle stimola il sistema immunitario che induce la comparsa di carcinomi a cellule squamose (SCC), uno dei tumori della pelle più aggressivi.

Un altro importante risultato di questo studio è l’osservazione  sui topi di una diminuzione nella progressione di SCC utilizzando farmaci anti-infiammatori, che bloccano la risposta immunitaria indotta da c-fos. Le conclusioni della ricerca sono pubblicate nell’ultimo numero della rivista Genes and Development.

Il classico modo di guardare la risposta immunitaria infiammatoria, che ha più di 100 anni, afferma che i meccanismi di difesa proteggono l’organismo di fronte a neoplasie. Questa visione ha dato modo negli ultimi anni a nuove prove le quali suggeriscono che l’infiammazione cronica favorisce la proliferazione e la sopravvivenza delle cellule tumorali, aumentando così la suscettibilità al cancro.

“Sappiamo che ci sono tipi di cancro, come quello del  pancreas, del fegato e del colon, in cui la componente infiammatoria gioca un ruolo molto importante nello sviluppo della malattia”, spiega Juan Guinea-Viniegra, ricercatore del team di Wagner.

Inoltre, le malattie infiammatorie della pelle, come il lupus o le ulcere croniche, predispongono i pazienti allo sviluppo di tumori e fino a oggi non erano stati scoperti i meccanismi responsabili di questo fenomeno.

La ricerca fa luce su questo problema per la prima volta. Eva Briso, primo autore dello studio, dice: “Abbiamo scoperto che i topi che hanno una maggiore espressione di c-Fos nella pelle favoriscono il reclutamento di cellule del sistema immunitario, le T CD4 +, che portano allo sviluppo di lesioni cutanee e carcinogenesi.”

Briso aggiunge che quando i topi sono stati trattati con farmaci anti-infiammatori i tumori sono diminuiti.

I ricercatori hanno analizzato campioni da  un centinaio di pazienti con SCC, in cui hanno trovato che fino al 75% dei tumori visualizzati era aumentata l’ espressione di c-Fos, nonché l’attività infiammatoria.

Questi risultati aprono la possibilità di usare farmaci anti-infiammatori come mezzo di trattamento per pazienti con queste patologie. “Se troviamo molecole che nei pazienti sono in grado di bloccare questa risposta immunitaria, si potrebbe pensare a una nuova terapia specifica per questa malattia”, spiega Wagner.

Il carcinoma a cellule squamose è un tipo di cancro della pelle molto aggressivo che può invadere altri tessuti e forma metastasi. Colpisce 16 su 100.000 persone in Europa ed è il tipo di cancro della pelle più legato all’esposizione solare. A causa dei pochi dati biologici e molecolari disponibili sulla malattia, il trattamento standard è ridotto a chirurgia e radioterapia.

 

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