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Creato virus che si trasmette con il Wi-Fi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 26.02.2014

Un virus che si trasmette attraverso le nostre connessioni senza fili. L’hanno creato i ricercatori dell’Università di Liverpool che l’hanno chiamato “Camaleonte”.La ricerca è stata pubbicata sulla rivista EURASIP Journal on Information Security.

Era assunto che i virus non potessero trasmettersi attraverso le onde dei Wi-fi, ma questa ricerca smentisce l’assunto. Camaleonte è infatti il primo virus creato in laboratorio che si trasmette “in volo”. Il virus si trasmette nelle aree densamente popolate di connessioni wireless esattamente come farebbe un raffreddore.

Wifi

I ricercatori che hanno creato il virus hanno simulato un attacco dimostrando che un virus di questo genere potrebbe diffondersi a grande velocità, evitando i rilevamenti di virus e scegliendo le porte che non avevano protezioni forti.

La simulazione effettuata in laboratorio ha dimostrato che Camaleonte potrebbe attaccare famiglie e imprese che sono collegate a internet tramite Wifi, soprattutto quando è presente una grande densità di punti di connessione, ad esempio in un raggio di 10-15 metri.

Alan Marshall, professore di Network Security ha spiegato: “Quando ‘Chameleon’, ha attaccato un AP non ne ha influenzato il funzionamento, ma era in grado di raccogliere e riferire le credenziali di tutti gli altri utenti WiFi, cercando poi altri punti di accesso WiFi a cui connettersi per infettarli”.

Il virus Camaleonte è riuscito ad evitare tutti i sistemi di controllo perchè questi sono creati per rilevare virus che si muovono sui computer e tramite internet, ma non sul wifi. Camaleonte inoltre è in grado di scegliere quelli che non hanno protezione e che hanno una protezione debole: si tratta in genere delle zone wifi free, nelle piazze, nelle città o nei centri commerciali.

Il professor Marshall ha spiegato anche che “le connessioni WiFi sono sempre più un bersaglio per gli hacker informatici a causa della vulnerabilità della sicurezza” e dal fatto che la struttura del wifi rende difficile indentificare il virus e gli hacker.

“Si è supposto finora, tuttavia, che non era possibile sviluppare un virus che potesse attaccare reti WiFi, ma abbiamo dimostrato che questo è possibile e che può diffondersi rapidamente. Siamo ora in grado di utilizzare i dati generati di questo studio per sviluppare una nuova tecnica per capire quando un attacco è probabile.”

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