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In arrivo lo smartphone indossabile

Grazie ad una batteria solare indossabile i dispositivi elettronici potrebbero essere parte del nostro abbigliamento

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 21.11.2013

Alcune persone considerano già il loro smartphone come una sorta di appendice, ma una tecnologia solare potrebbe portare i dispositivi mobili addirittura a contatto con la pelle: infatti una nuova batteria ad energia solare potrebbe permettere di fissare gli smartphone direttamente sui vestiti o sulla cintura. Si tratterebbe dell’inaugurazione dell’elettronica indossabile. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista ACS Nano Letters.

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Uno dei problemi più grandi per la creazione dei dispositivi indossabili è proprio quello della creazione di batterie autonome da una ricarica. Per questo l’invenzione in questione potrebbe essere un punto di svolta verso l’elettronica indossabile wirelss.

Taek – Soo Kim , Jung – Yong Lee , Jang Wook Choi e colleghi spiegano che i tessuti elettronici, hanno la possibilità di integrare le funzioni degli smartphone nei vestiti, negli occhiali, negli orologi e nei materiali indossati direttamente sulla pelle.

Le possibilità di applicazione di questa nuova invenzione vanno da funzioni pratiche – ad esempio consentendo agli atleti di monitorare i segni vitali – a funzione estetiche nel caso in cui i modelli venissero applicati sui vestiti.

Il collo di bottiglia che rallenta lo sviluppo di una gamma più ampia di e-tessuti e materiali flessibili è la tecnologia delle batterie necessarie per alimentarli. L’attuale elettronica indossabile, come gli smartwatches e i Google Glass, necessitano ancora di un caricatore con un cavo, e le batterie tessili già sviluppate sono costose e poco pratiche. Per scollegare la tecnologia  dalla presa a muro, la squadra ha dovuto ripensare quali materiali fossero più adatti  per la creazione di una batteria ricaricabile che fosse anche poco costosa.

Gli scienziati hanno perciò testato materiali non convenzionali e scoperto che era possibile coprire fibre in poliestere con nichel e carbonio e usare il poliuretano come separatore per produrre una batteria flessibile e funzionale anche dopo essere stata maneggiata. I ricercatori sono poi riusciti a integrare  celle solari leggere per ricaricare la batteria senza smontarla dai vestiti o richiedere che sia collegata a qualche filo.

La ricerca è stata finanziata dal National Research Foundation of Korea.

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