Gaianews

ALMA osserva due buchi neri

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 17.10.2013

Il  radiointerferometro astronomico ALMA ha osservato i getti di due buchi neri che si trovano a distanze diverse dal nostro pianeta e quindi sono testimonianza di due epoche diverse della vita di un buco nero.

Le due osservazioni sono state pubblicate su due diversi studi sulla rivista Astronomy & Astrophysics. I due oggetti osservati sono  nelle vicinanze e relativamente tranquilla nella galassia NGC 1433 e un oggetto molto distante  e attivo chiamato PKS 1830-211.

Questa dettagliata veduta mostra la parte centrale della vicina galassia attiva NGC 1433. L'immagine di fondo, blu e debole, che mostra le fasce di polvere al centro della galassia, è stata ottenuta dal Telescopio Spaziale Hubble della NASA/ESA. Le strutture colorate vicino al centro provengono da recenti osservazioni con ALMA che hanno rivelato per la prima volta una struttura a spirale e un deflusso inaspettato verso l'esterno. Crediti:ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/NASA/ESA/F. Combes

Questa dettagliata veduta mostra la parte centrale della vicina galassia attiva NGC 1433. L’immagine di fondo, blu e debole, che mostra le fasce di polvere al centro della galassia, è stata ottenuta dal Telescopio Spaziale Hubble della NASA/ESA. Le strutture colorate vicino al centro provengono da recenti osservazioni con ALMA che hanno rivelato per la prima volta una struttura a spirale e un deflusso inaspettato verso l’esterno.
Crediti:ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/NASA/ESA/F. Combes

“ALMA ha rivelato una struttura a spirale sorprendente nel gas molecolare vicino al centro di NGC 1433 “, ha speigato Françoise Combes dell’ Observatoire de Paris, che è l’autore principale del primo studio.
“Questo spiega come il materiale scorre per alimentare il buco nero. Con le nuove osservazioni di ALMA, abbiamo scoperto un getto di materia che scorre via dal buco nero che si estende per soli 150 anni luce. Si tratta del più piccolo deflusso molecolare mai osservato in una galassia esterna.”

I buchi neri supermassicci di diverse dimensioni si trovano in quasi tutte le galassie. Una volta, in un lontano passato, questi buchi neri erano molto attivi. Ora  sono molto meno attivi, ma la loro vita è ancora fondamentale nella formazione delle galassie.

Con PKS 1830-211, il secondo oggetto osservato, Ivan Marti – Vidal della Chalmers University of Technology, Onsala Space Observatory, Onsala , Svezia, e il suo team, hanno  osservato un buco nero supermassiccio molto più luminoso ed attivo in un’epoca anteriore. L’osservazione è stata particolarmente fortunata perchè ha catturato un getto  ad altissima energia, amplificato e ‘sdoppiato’ da una galassia che ha fatto da “lente gravitazionale”.

“L’osservazione fatta con ALMA di questo caso di indigestione di buco nero è stata completamente casuale. Stavamo osservando PKS 1830-211 per un’altra ragione, quando abbiamo notato un leggero cambiamento del colore e dell’intensità nelle immagini della lente gravitazionale. Un’analisi dettagliata di questo comportamento inaspettato ci ha portato alla conclusione che, per pura fortuna, stavamo osservando nel momento esatto in cui della nuova materia stava entrando alla base del getto del buco nero, ” commenta Sebastien Muller, co-autore del secondo articolo.

Ad una verifica gli scienziati hanno potuto appurare che anche il satellite Fermi-LAT ha osservato il fenomeno.

“È la prima volta che è stata stabilita una connessione così chiara tra i raggi gamma e le onde submillimetriche e radio dimostrandone la provenienza dalla base del getto del buco nero”, aggiunge Sebastien Muller.

Il gruppo di scienziati continuerà ad occuparsi di questi buchi neri e di altri in altre galassie

“C’è ancora molto da imparare su come i buchi neri producano questi giganteschi getti energetici di materia e radiazione,”conclude Ivan Martí-Vidal. “ Ma i nuovi risultati, ottenuti ancora prima che ALMA fosse completata, mostrano che è uno strumento dal potere straordinario per sondare questi getti — ed è solo l’inizio delle scoperte.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA