Popolo di artisti, naviganti, poeti…e ciclisti! Ecco delinearsi un quadro del nuovo italiano medio: sportivo, meno pigro, amante delle due ruote. Non solo nella città, ma anche per vacanza e nel tempo libero. La Settimana europea della mobilità si è appena conclusa e i dati parlano sempre più chiaro: si acquistano meno automobili e si scoprono nuovi modelli di bicicletta: accanto alla classica mountain bike spuntano le city bike, trekking bike, bici pieghevoli, bici da corsa, bici elettriche e così via. E non pare essere solo conseguenza della crisi.
Dati alla mano, ormai le nuove generazioni acquistano più biciclette che macchine. Come spiegato da Repubblica, una ricerca condotta a livello europeo dalla società di consulenza d’azienda globale AlixPartners, solo il 16% dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni è realmente interessato all’acquisto di un’auto e, parallelamente, si diffondono modalità di trasporto alternative, più economiche e green. Negli ultimi 12 anni (dal 2000 al 2012) i principali Paesi europei, ad eccezione della Germania (+16%), hanno registrato una drammatica riduzione nella produzione di vetture: Francia (-37%), Spagna (-34%), Gran Bretagna (-13%), Italia (-62%) e Belgio (-50%). Secondo lo studio, in Italia si stanno registrando segnali di una incipiente “de-motorizzazione”, ovvero una contrazione del parco auto circolanti. Nel 2012 per la prima volta il saldo tra nuove immatricolazioni e radiazioni è stato negativo (-38.000 veicoli), mentre nei precedenti anni era sempre stato positivo. Contestualmente sono aumentate nelle città le aree a traffico limitato, con, crescita delle piste ciclabili e sviluppo di forme di mobilità alternativa come car pooling e car sharing. Secondo un’indagine sull’evoluzione del turismo del Touring Club Italiano in collaborazione con SWG, il 48% dei connazionali tra i 35 e i 54 anni viaggia cercando un rapporto più intimo con la natura.
E anche la città si vive pedalando. Lo scorso 17 settembre la Città Eterna ha infatti dato il via a un progetto pilota per sperimentare la “ciclabilità” di Roma, dei romani, ma soprattutto dei visitatori. “Turista a pedali” è appunto il neo-progetto coordinato dall’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità di Roma Capitale insieme a Ruote per Aria, realizzato con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche della Mobilità, il Dipartimento della Mobilità di Roma Capitale, Federalberghi Lazio e Eur spa. In corrispondenza della Settimana Europea della Mobilità (16-23 settembre), il partner dell’iniziativa City4bike aveva fornito ad alcuni albergatori che si sono resi disponibili alla sperimentazione alcune biciclette pieghevoli e personalizzate, con relativa assistenza sul territorio e gestione del servizio di noleggio direttamente dal portale web. Grazie all’iniziativa, i turisti hanno potuto pedalare liberamente e in autonomia nel rispetto dell’ambiente, raggiungendo il centro storico grazie anche alla possibilità di poter trasportare la bici chiusa sui mezzi pubblici di Roma Capitale. La sperimentazione rientra anche nel progetto Eur Mobility Lab, laboratorio pratico di progetti integrati sulla mobilità sostenibile nel quartiere dell’Eur che coinvolge, per un periodo di tre mesi, una serie di operatori del settore. Come vélib a Parigi, anche Roma avrà dunque la sua bicilib? Hanno dato buon esempio la scorsa settimana anche città come Milano e Bari, tra le altre. Inoltre, se ci si guarda intorno, non solo nelle pubblicità dei deodoranti in televisione, ma anche sui treni e negli ascensori, sono sempre più le persone che usano e “piegano” le loro biciclette dal vivo!
Per quanto riguarda le mete extra-cittadine, associazioni green come Legambiente, WWF, AIAB- Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica e molte altre organizzano pacchetti di vacanze ecologiche per tutti e per tutte le tasche. Le parole d’ordine sono emissioni zero, prodotti bio a filiera corta, efficienza energetica e risparmio idrico. Muscoli attivi e fiato allenato. Si scoprono così paesaggi nuovi proprio dietro casa. Ogni regione ha il suo angolo di vacanza e vanto ciclabile, che ora sta ritrovando la sua ragione d’essere. Si pensi per esempio a una città come Pavia. Un tempo erano molte le persone a possedere una “seconda casa” di vacanza lungo il Ticino raggiungibile a pedali. Si parla di barconi galleggianti di legno, ancorati lungo le rive del fiume, con un paio di stanze e il minimo necessario. Ora queste soluzioni in piena natura sono ritornate in voga. E la domenica sci si ritrova a fare passeggiate in bici tra i sentieri, riscoprendo lanche e foreste di canne di bambù, tra spiagge e ciottoli, ci si diverte a prendere il sole in compagnia, a studiare insieme, a giocare con il proprio cane.
Se non si ha la fortuna di avere una seconda sistemazione a due passi da casa, sono sempre di più i gruppi organizzati che partono per circuiti in bici di più giorni, con tende e pernottamenti in agriturismi o fattorie. Oltre alle vacanze su due ruote, che hanno fatto nascere veri e proprio tour operator come Zeppelin, per esempio, piacciono anche le vacanze a cavallo, forse un poco più dispendiose, ma fattibili. Tra le varie proposte, la Toscana sembra al primo posto, con otto ippovie che si snodano toccando una quarantina di comuni senesi e che offrono ospitalità, noleggio di cavalli e corsi per diverse discipline ed escursioni guidate, nonché ippoterapia. E ci moviamo anche a piedi, tra vie del Sale, cammini spirituali e vagabondaggi tra le montagne per osservare gli animali nel loro habitat. Pare quindi che siamo diventati davvero più ambientalisti e rispettosi della natura, abbiamo voglia di avvicinarcisi e conoscerla in modo delicato, non invasivo, abbiamo voglia di riscoprire luoghi autentici. No dunque al villaggio turistico, ormai demodé: la vacanza si fa nelle vecchie masserie, come già da molto tempo fanno i vicini di casa francesi, con le loro gîtes ruraux disseminate e ristrutturate per l’accoglienza in molti punti del territorio d’Oltralpe.