Nonostante i dettami dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sui benefici dell’allattamento al seno, in Italia questa pratica naturale e benefica viene ignorata. Secondo i pediatri soltanto il 5% delle mamme italiane continua l’allattamento al seno in maniera esclusiva a 6 mesi dalla nascita del proprio bambino.
Secondo l’Oms tutte le mamme senza particolari patologie dovrebbero allattare al seno i propri bimbi almeno fino a sei mesi. I benefici dell’allattamento esclusivo al seno sono da tempo sottolineati da molti studi scientifici.
Secondo i dati del rapporto di aggiornamento della Convenzione sui diritti dell’infanzia e l’adolescenza in Italia 2012, il 95% delle madri inizia ad allattare in ospedale, ma al momento del ritorno a casa la percentuale crolla e a volte non supera il 30%.
Da tempo tuttavia i pedriatri ricordano come i benefici, per il bimbo ma anche per la mamma, sono moltissimi. I bimbi allattati esclusivamente al seno per sei mesi hanno infatti meno infezioni intestinali rispetto a quelli alimentati in maniera mista a partire dai 3-4 mesi, senza alcun deficit di crescita.
Il presidente del tavolo tecnico per la promozione dell’allattamento al seno del ministero della Salute Giuseppe Davanzo, ricorda che “allattare al seno più a lungo, anche in maniera non esclusiva, porta grandi benefici alle madri, riducendo il rischio di tumore della mammella, ovaio ed anche dell’osteoporosi”.
I vantaggi sono molti. L’allattamento al seno migliora (nei neonati che vengono allattati al seno per più di sei mesi) la salute mentale durante l’infanzia. Inoltre l’uso del biberon aumenta nel bimbo la stenosi del piloro.
Il problema del basso tasso di allattamento al seno ci associa purtroppo a molti paesi in via di sviluppo.
L’allattamento al seno previene diarrea e polmonite, che sono causa di milioni di morti ogni anno, lo hanno dimostrato molte ricerche. Ma secondo l’Unicef nei paesi in via di sviluppo il tasso di allattamento al seno dal 1995 al 2010 il tasso di allattamento al seno è passato solo dal 32 al 39%.
Domandiamoci perchè in pochi giorni di degenza i due terzi delle madri abbandonino l’allattamento esclusivo… In molti ospedali l’allattamento viene “sostenuto” offrendo insistentemente integrazioni e sfiduciando le madri sulle proprie capacità. Alla fine ce la fanno solo quelle autonomamente informate e motivate, capaci di lottare contro tutti, a partire da pediatri e puericultrici.