I tecnici hanno iniziato la rimozione del combustibile dalla nave Costa Concordia oggi, a 27 giorni dal grave incidente che è costato la vita a 15 persone e che conta ancora 17 dispersi.
La nave da crociera della Costa crociere si è incagliata il mese scorso sulle coste dell’Isola del Gigio, in Toscana. Da allora, il combustibile presente nei serbatoi della nave non è stato aspirato a causa di diversi inconvenienti tecnici, l’ultimo dei quali il freddo polare che si è abbattuto sulla penisola.
Oggi i tecnici hanno iniziato il pompaggio del combustibile in una nave cisterna.
I funzionari dicono che ci vorranno almeno 28 giorni consecutivi di pompaggio per svuotare completamente i serbatoi di carburante.
Dal momento in cui la Costa Concordia si è incagliata lo scorso 13 gennaio, c’è stato il timore che avvenisse una perdita di carburante con la conseguente contaminazione delle acque incontaminate della riserva marina dell’Arcipelago Toscano, di cui l’Isola del Giglio fa parte.
Almeno 17 persone sono morte da quando la nave da crociera ha colpito le rocce e si è rovesciata su un fianco. I soccorritori stanno cercando di individuare altre 15 persone scomparse nei resti della nave parzialmente sommersa.
La nave trasportava 4.229 tra passeggeri e membri dell’equipaggio.
Il comandante della nave è stato accusato di aver portato la nave troppo vicina alla riva e agli scogli.
Francesco Schettino è agli arresti domiciliari ed ha altre varie accuse a proprio carico, comprese l’omicidio colposo e l’abbandono della nave prima che tutti i passeggeri fossero al sicuro sulla terraferma.