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Acqua, uomo ‘ruba’ il 54% dell’acqua dolce accessibile

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 21.03.2013

Dal Wwf arriva l’allarme: il 54% di acqua dolce accessibile è prelevata da uomo, il 20% dall’industria e il 70-80% dall’agricoltura. Intanto la Terra ha perso il 60% delle zone umide negli ultimi 100 anni.

Un fiume dell'Amazzonia dal satellite - fonte Wikipedia

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo), il WWF ricorda come la pressione umana sulle risorse idriche sia estremamente elevata e insostenibile per il futuro nel caso dovessimo continuare a incrementare i consumi, come gli attuali trend confermano.

Gli ecosistemi d’acqua dolce ricoprono appena l’1% della superficie del Pianeta e ospitano il 7% delle 1,8 milioni di specie oggi descritte dalla scienza tra cui un quarto dei 60.000 vertebrati noti. Le specie che li abitano si estinguono a un livello in media 5 volte  superiore rispetto a quelle terrestri.

Su un totale di 1,4 miliardi km³ di acqua disponibile sul Pianeta solo il 2,5% (35 milioni di km³) è costituito da acqua dolce (fiumi, laghi, ghiacciai ecc.), di cui solo meno dell’1% è potenzialmente utilizzabile dall’uomo per le proprie necessità (non tenendo presenti le esigenze di tutte le altre specie che con noi dividono il Pianeta), che invece si appropria del 54% di tutta l’acqua dolce accessibile, di cui il 20% viene usato dall’industria e circa il 70-80% nel mondo – in Italia circa il 60% – è utilizzato per l’agricoltura. (Fonte Wwf)

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