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Livello del mare in Antartide sale più del tasso medio di crescita globale

Da una nuova analisi dei dati satellitari degli ultimi 19 anni si apprende che l’apporto di acqua di fusione dei ghiacciai ha provocato un aumento di livello del mare lungo le coste dell’Antartide di oltre 8 centimetri rispetto ai 6 centimetri della media globale

Scritto da Leonardo Debbia il 03.09.2014

Da una nuova analisi dei dati satellitari degli ultimi 19 anni si apprende che l’apporto di acqua di fusione dei ghiacciai ha provocato un aumento di livello del mare lungo le coste dell’Antartide di oltre 8 centimetri rispetto ai 6 centimetri della media globale.

I ricercatori dell’Università di Southampton, in una campagna di studi condotta in stretta collaborazione con i colleghi del National Oceanography Centre e del British Antarctic Survey, esaminando le scansioni satellitari di una regione antartica che si estende su più di un milione di chilometri quadrati, hanno rilevato un rapido aumento di livello dell’oceano.

Stalattiti di ghiaccio formate dallo scioglimento di un ghiacciaio in Antartide occidentale. Crediti: Mike Meredith

Stalattiti di ghiaccio formate dallo scioglimento di un ghiacciaio in Antartide occidentale. Crediti: Mike Meredith

Lo scioglimento della calotta di ghiaccio dell’Antartide e il contemporaneo assottigliamento delle porzioni di calotta di ghiaccio galleggiante hanno contribuito con un eccesso di circa 350 miliardi di tonnellate di acqua dolce riversate nell’oceano.

Ovviamente, questa enorme massa di acqua dolce ha avuto la immediata conseguenza di una drastica riduzione della salinità delle acque oceaniche circostanti; dato confermato dai prelievi di acqua marina effettuati nella zona dalle navi oceanografiche.

“L’acqua dolce è meno densa dell’acqua salata e quindi è ragionevole aspettarsi un aumento localizzato del livello marino nelle regioni in cui si è verificato l’accumulo di acqua dolce”, afferma Craig Rye, studioso dell’ambiente e autore principale dello studio, che è stato pubblicato sulla rivista Nature Geoscience.

Oltre alle osservazioni satellitari, i ricercatori hanno condotto anche simulazioni al computer sugli effetti dello scioglimento dei ghiacciai sull’Oceano Antartico.

I risultati delle simulazioni hanno rispecchiato fedelmente ciò che accade in natura, del tutto in accordo con i dati da satellite.

“Il modello del computer supporta la teoria che il livello del mare dedotto dai dati satellitari è quasi interamente causato dall’apporto di acqua dolce (che provoca una riduzione della salinità) proveniente dallo scioglimento della calotta glaciale e dalle sue propaggini galleggianti sul mare”, afferma Rye.

“L’interazione tra aria, oceano e ghiaccio in questi mari è fondamentale per la stabilità e l’equilibrio della calotta di ghiaccio che copre il continente antartico e il livello globale dell’oceano, così come, del resto, sono rilevanti altri processi ambientali, quali, ad esempio, la circolazione di acqua del fondale antartico che, attraverso il raffreddamento e il rimescolamento, contribuisce alla ri-ossigenazione di gran parte delle acque abissali del globo”, conclude lo studioso.

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