La bambina del Mississippi nata con il virus dell’Hiv e trattata con una massiccia dose di farmaci antiretrovirali fino ai 18 mesi, dopo tre anni sta bene. Non continua più a sviluppare l’Aids.
La direttrice dello studio Deborah Persaud, virologa e esperta dell’Hiv nei bambini, ha commentato ” Non è un colpo di fortuna, ma il risultato positivo di una terapia aggressiva e molto precoce, che potrebbe aver impedito al virus di prendere il controllo sulle cellule immunitarie della bambina”.
La piccola paziente è la prima del mondo a sperimentare questo tipo di cura. La sua vicenda era gia’ stata diffusa a marzo, quando aveva due anni e mezzo, e l’aggiornamento sulle sue condizioni è stato comunicato dal ‘New England journal of medicine’.
La madre aveva partorito la bimba senza sapere di essere malata. I medici però, al momento della nascita, hanno scoperto che la piccola presentava alti livelli di infezione nel sangue, dunque aveva contratto il virus mentre era ancora un feto.
I ricercatori sono cauti però nell’affermare che l’Hiv sia scomparso definitivamente dal suo sangue e preferiscono parlare di “guarigione funzionale”, ovvero si tratterebbe di una remissione del virus a lungo termine e in assenza di trattamento. Inoltre non escludono che si possa trattare di un unico caso al mondo.