Una ricerca italo-americano sembra avere ottenuto sorprendenti risultati riguardo alla cura dell’AIDS. Un nuovo cocktail di farmaci, infatti, avrebbe messo in remissione la malattia in un esperimento sui macachi.
Oggi l’AIDS viene tenuto a bada attraverso le cure antiretrovirali che allungano notevolmente la vita dei pazienti. Ma la vita dei malati è condizionata per sempre dall’assunzione di questi farmaci. La speranza dei ricercatori è oggi quella di trovare una cura che metta in remissione la malattia con un solo periodo di dosaggio.
Non ci sono ad oggi casi riconosciuti di guarigione dall’AIDS, tranne quello del paziente di Berlino.
Sono 33 milioni le persone che ad oggi fanno uso di antiretrovirali. Il loro sogno è lo stesso dei ricercatori coordinato da Andrea Savarino dell’Iss che hanno pubblicata la loro ricerca su Retrovirology, quella di guarire per sempre dalla malattia.
La nuova terapia, somministrata ai macachi, era composta da due farmaci, l’auranofin, un composto a base di sali di oro già conosciuto, e, per la prima volta, la butioninasulfossimina, un agente chemiosensibilizzante (Bso). Il composto ha rimpiazzato le cellule malate con cellule sane mettendo in remissione il virus anche dopo la sospensioen della malattia.
“Risulta evidente – ha osservato Iart Luca Shytaj, collaboratore di Savarino e primo autore dell’articolo pubblicato su Retrovirology – come una branca specifica del sistema immunitario venga stimolata dall’aggiunta di BSO al cocktail di farmaci e possa eventualmente mimare un’autovaccinazione contro il virus”.
“Monitorando i macachi – ha affermato Savarino – ben presto abbiamo potuto constatare che le nuove cellule immuni respingevano con forza il virus, riportando così le scimmie in perfetta salute”.
Il primo trial clinico è previsto per l’inizio del 2014. La scoperta sarà presentata dai ricercatori a Miami a dicembre, in occasione della “Hivpersistenceduringtherapy”. I ricercatori stanno ora programmando l’inizio di un trial clinico nei primi mesi del 2014.