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Costa Concordia: ancora perlustrazioni per valutare il disastro ambientale

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 16.07.2013

Mentre il turismo all’Isola del Giglio soffre la crisi e l’impatto del disastro Concordia, proseguono le operazioni di indagine e quelle per raddrizzare e rimuovere definitivamente il relitto.

Oggi subacquei e periti biologi della Procura di Grosseto all’Isola del Giglio si sono immersi. La finalità era quella di portare avanti le indagini sul disastro ambientale verificando i danni che hanno riportato i fondali.

L’inchiesta vede indagato il comandante Francesco Schettino.

Costa Concordia affondata

Secondo ciò che è già stato evidenziato dall’Arpat lo strusciamento dello scafo sul fondale ha causato danni a flora e fauna.
Le indagini per disastro ambientale sono separate da quelle omicidio colposo plurimo, disastro colposo e abbandono della nave per cui Schettino è indagato. Gli altri cinque imputati hanno chiesto e ottenuto il patteggiamento: si tratta degli ufficiali Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, del timoniere Jacob Rusli Bin, dell’hotel director Manrico Giampedroni e di Roberto Ferrarini, direttore dell’unità di crisi di Costa Crociere.

Ora ci si interroga sui tempi di rimozione della nave che dipendono da quando sarà possibile raddrizzarla. Considerati tutti i passaggi burocratici sarà forse possibile raddrizzare il relitto a settembre.
Dopo questo passaggio sarà necessario fare altre valutazioni tecniche perchè possa avvenire il rigalleggiamento e la nave possa essere trasportata via.

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