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Diabete, gusci smart capiranno quando somministrare l’insulina

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 23.10.2013

Durante la VI° edizione di Panorama Diabete, un congresso di quattro giorni organizzato a Riccione dalla Società Italiana di diabetologia (Sid) ci si è confrontati sulle tematiche più attuali nel campo della terapia e delle complicanze del diabete, oltre che di alcuni aspetti legati alle problematiche inerenti l’organizzazione sanitaria. Uno in particolare, estremamente attuale, quello della pubblicità ingannevole in diabetologia. E poi è parlato anche di futuro, quando i diabetici potranno fare affidamento su un guscio intelligente capace di percepire la glicemia ed individuare il momento in cui deve essere rilasciata l’insulina.

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“Si può leggere ovunque – navigando su internet alla ricerca di novità e soluzioni, come fa la gran parte della popolazione italiana – trovando suggerimenti e consigli pochi dei quali sono validati, e questa condizione di falsa e ingannevole pubblicità può portare a situazioni critiche che già stiamo vivendo in altri settori (non diabetologici) come per la ‘terapia stamina’, con tutte le polemiche e i problemi in atto”, ha spiegato Stefano Del Prato, presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid).

“Abbiamo bisogno – continua Del Prato –  di far arrivare alle tante persone affette da diabete informazioni sicure, certe e che non facciano crescere speranze illusorie, perché è importante sapere che la malattia diabetica è una patologia che può avere delle complicanze ma che può essere gestita in modo intelligente: è oggetto di grande studio e spero si sia in grado di portare presto a ‘grandi’ soluzioni. ma saranno proprio gli esperti del settore i primi a renderle pubbliche, e con discussioni proprio in ambito scientifico diabetologico come è, appunto, Panorama Diabete”.

Al congresso si è parlato e si parlerà della sicurezza dei nuovi farmaci – in particolare delle incretine – sui dubbi relativi alla sicurezza fugati anche dalla recente presa di posizione dell’EMA. “Le terapie basate sulle incretine sono efficaci, sicure, non danno rischio di ipoglicemie e non determinano un aumento del peso. Per tutte queste caratteristiche dovrebbero idealmente trovare una collocazione in una fase precoce della malattia, anziché essere usate tardivamente e solo su poche categorie di pazienti come vorrebbe la revisione prescrittiva approntata dall’AIFA”, spiega Del Prato. Il congresso cercherà di mettere in evidenza gli aspetti a favore e contrari sulla sicurezza delle incretine, un argomento seguito attentamente dai partecipanti.

Un altro tema al centro del dibattito la possibile ipotesi del ripristino delle isole pancreatiche e delle soluzioni migliori per farle sopravvivere, in modo tale da garantire la loro funzione di produzione dell’insulina ed evitare in questo modo il ricorso alle iniezioni di insulina. E infine l’ipotesi di soluzioni tecnologiche tipo ‘pancreas artificiale’, un’apparecchiatura che sia in grado di misurare costantemente la glicemia ed erogare l’insulina in quantità tale da mantenere la ‘normoglicemia’.

Si è parlato anche di futuro, quando i diabetici potranno fare affidamento su un guscio intelligente capace di percepire la glicemia ed individuare il momento in cui deve essere rilasciata l’insulina. In tal modo, non si fa entrare in circolo la sostanza quando non c’è bisogno. Il team è stato affrontato durante il congresso della Società italiana di diabetologia ‘Pianeta Diabete’, a Riccione.

“Nonostante i grandi progressi fatti in questo campo però ha ancora il grosso limite di dover essere somministrata attraverso iniezioni sottocutanee e in maniera un poco “cieca”, nel senso che non si sa quanta glicemia ci sia in giro. Quello che il nostro organismo invece riesce a fare con un incredibile grado di precisione è produrne una quantità sufficiente per controllare la glicemia, senza farla scendere troppo e senza farla salire eccessivamente” ha spiegato il professor Del Prato.

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