Domani 14 marzo sarà la Giornata Mondiale del Sonno. Ma secondo una indagine condotta da AstraRicerche per conto di Sanofi nel 2012, gli italiani stanno perdendo il sonno a causa dello stress e della crisi economica.
Secondo l’indagine, condotta su un campione di adulti fra i 18 e i 70 anni, 3 italiani su 10 non risposano bene. Di questi la metà si sveglia durante la notte e il 45% non dorme le ore che sarebbero necessarie. Le motivazioni sono le preoccupazioni dovute alla crisi economica oppure le scadenze, soprattutto nel caso delle donne.
Da notare che secondo gli esperti sono soprattutto i disoccupati a dormire male, ma anche manager e professionisti, segno che è al crisi economica a colpire maggiormente fra le cause dell’insonnia.
Il sociologo Enrico Finzi, presidente di AstraRicerche che ha condotto l’indagine ha spiegato: “A causa della crisi economica, lo stress dichiarato dagli italiani è raddoppiato (+118% negli ultimi 6 anni), con conseguenze negative anche sul riposo notturno. Il fenomeno colpisce maggiormente le donne, la fascia di età tra i 35 e i 54 anni, i residenti nel Lazio e al Sud, i diplomati e i membri di famiglie numerose. Con un’aggiunta interessante: non lavorare diminuisce la quantità e peggiora la qualità del sonno”.
E dormire male ha degli effetti sul benessere mentale e sulle relazioni. Per difendersi dall’insonnia gli esperti suggeriscono una regolarità sonno-veglia, di non assumere sostanze eccitanti, di fare attività fisica al pomeriggio e non mangiare pesante alla sera, soprattutto carni rosse. Anche una stanza silenziosa, un buon materasso ed un cuscino possono aiutare. Quando questi rimedi non sono sufficienti si può ricorrere ad uno specialista.