L’ultimo contatto con la base di terra del GOCE, il satellite che presto si disintegrerà in qualche zona imprecisata tra l’Oceano Indiano e il Pacifico, è stato il 10 Novembre 2013 alle 23.42 tramite la stazione di Troll in Antartide.
La temperatura del computer centrale è ormai a 80 °C e la batteria è a 84 °C. Ad un’altitudine di meno di 120 km, il veicolo spaziale è – contro ogni aspettativa – ancora funzionante.
Il satellite sta dimostrando ancora una straordinaria performance degli apparati elettronici e dei sensori. L’utilizzo degli ultimi dati, che includono correzioni di navigazione molto precise lungo la sua traiettoria, ha permesso agli scienziati di precisare l’orbita che potrebbe essere quella di rientro.
Le stime attuali portano a una finestra temporale di rientro entro l’1,50 dell’11 novembre. L’area di rientro più probabile si trova su un passaggio che corre principalmente tra il Pacifico e l’Oceano Indiano.
Il satellite si appresta a raggiungere la linea di Karman, che si trova ad un’altitudine di 100 chilometri sopra la Terra al livello del mare, e spesso è ritenuta il confine tra l’atmosfera terrestre e lo spazio esterno. Dopo quel limite il satellite si surriscalderà rapidamente e brucierà.