Poche settimane fa si è celebrato l’hand washing day, il giorno in cui ci si ricorda l’importanza di questo semplice gesto per evitare le trasmissione di germi e batteri. Soprattutto in alcuni luoghi, come gli ospedali, l’igiene delle mani è importantissima. E’ di questo argomento che tratta Mark Sklansky dell’università della California, su un editoriale pubblicato sulla rivista Jama.
Sklansky sostiene che addirittura, in alcune zone degli ospedali, dovrebbe essere vietato darsi la mano. Si tratterebbe della creazione di vere e proprie zone di “no handshaking”, in cui è vietato stringersi la mano. Piuttosto, spiega Sklansky, la stretta di mano potrebbe essere sostituita da un inchino, come quello della tradizione orientale.
Negli ospedali, fra l’altro, si è registrato negli ultimi anni un aumento della presenza dei batteri resistenti agli antibiotici e la stretta di mano potrebbe essere veicolo anche di questi. Fra di essi il Clostridium difficile, uno dei batteri più temuti in ospedale e citati anche da Sklansky.
Altri studi si sono concentrati su altre vie di trasmissione dei batteri in ospedale. Fra queste lo stetoscopio, che però presto potrebbe essere sostituito da dispositivi elettronici, e gli stessi tablet e smartphone.