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Rifiuti in mare: il 65% è plastica

Migliaia di volontari si sono riuniti nel fine settimana per ripulire le spiagge italiane dai rifiuti, di cui il 65% è rappresentato da plastica

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 26.05.2014

Migliaia di volontari si sono riuniti nel fine settimana per un’iniziativa di Legambiente, al fine di ripulire le spiagge italiane dai rifiuti. Grazie ad uno speciale protocollo creato da ISPRA e Ministero dell’Ambiente, Legambiente ha condotto anche un’indagine per capire quali sono i rifiuti che sporcano e inquinano le nostre spiagge: si tratta di tappi e coperchi, a pari merito con i mozziconi di sigaretta, di stoviglie usa e getta di plastica, di cotton fioc e di mattonelle e calcinacci.

plastica nel mare

Dopo aver studiato quantità e tipologia dei rifiuti Legambiente potrà richiedere l’applicazione della direttiva europea sulla Marine Strategy che prevede l’obbligo di intervenire in alcuni specifici casi.

I volontari hanno lavorato su 24 spiagge, un’area vasta come 20 campi di calcio. I rifiuti erano costituiti per il 65% da plastica, dalle bottiglie agli shopper, dai tappi, al polistirolo, i secchi, le stoviglie usa e getta, ma anche molti oggetti derivanti dal comparto della pesca. Il 7% dei rifiuti è costituito da mozziconi di sigaretta e poi metalli con lattine, barattoli e bombolette spray, seguiti dai rifiuti sanitari (5%) come cotton fioc, assorbenti, preservativi, blister. Poi materiali di costruzione al 4% (mattonelle e calcinacci), vetro al 3% (specie bottiglie), rifiuti di gomma (pneumatici, guanti) e tessili (scarpe, vestiti) entrambi al 2%.

Ma quali danni provocano questi rifiuti? Danneggiano gli animali e gli ecositemi: uccelli, tartarughe e mammiferi marini possono restare intrappolati nelle reti da pesca o morire per soffocamento dovuto all’ingestione accidentale di rifiuti.
Le microplastiche inoltre risalgano la catena alimentare e possono provocare danni al sistema endocrino e a quello immunitario. La distruzione dell’ambiente marino rappresenta inoltre un danno inestimabile alla economia turistica e a quella della pesca.

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