Il Salvador, uno stato nel Centro America, è alla ribalta dei media internazionali a causa del caso di una ragazza malata di una grave patologia autoimmune, alla quale non viene concesso di abortire.
Ha 22 anni la ragazza che rischia di morire a causa di una legge che vuole a tutti i costi salvare drastici principi cattolici anti abortisti. La ragazza non può abortire perchè non si rispetterebbe il diritto alla vita del feto. C’e da dire che la ragazza, malati LES ( lupus erimatoso sistemico) una malattia autoimmune che può essere molto aggressiva, ha portato avanti la sua gravidanza fino al quarto mese. A quel punto la ragazza ha scoperto che il feto non ha sviluppato il cervello: sarebbe comunque condannato a morire.
Per questo, una parte del clero si è schierato a favore dell’aborto: se non lo si concedesse si rischierebbe di perdere due vite invece che una sola.
Ad una parte del clero si sono aggiunte anche le proteste dell’ong per i diritti internazionali come Amnesty international ma ad oggi la Corte Suprema non ha ancora espresso il suo parere per liberare dalla condanna a morte la giovane donna la cui unica possibilità di salvezza sembra oggi una fuga all’estero.
Kathryn R. Striffolino di Amnesty ha dichiarato giovedi scorso: “Il fatto è che – mentre il governo sta discutendo , mentre la corte sta discutendo, ogni minuto che passa – Beatriz ( il nome fittizio della ragazza ndr.) subisce un trattamento crudele e inumano. Al quinto mese di gravidanza il giudice deve ancora pronunciarsi.”