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Scienziati riescono a ridurre allergia alle arachidi nei bambini

Grazie all'assunzione progressiva di proteine delle arachidi in 5 anni e mezzoi ricercatori hanno costruito le difese contro gli shock anafilattici

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 02.02.2014

Un nuovo studio sull’allergia alle arachidi dell’Università di Cambridge ha scoperto una nuova terapia che ha avuto un sorprendente successo nel 84% dei bambini che hanno partecipato. Gli esperti dell’Ospedale Addenbrooke hanno infatti scoperto che la stragrande maggioranza dei 99 bambini trattati con la nuova forma di immunoterapia poteva mangiare fino a cinque arachidi al giorno.

Arachidi

Il team di ricerca, guidato dal dottor Andrew Clark e dalla dottoressa Pamela Ewan, conducono studi sulle allergie alimentari da più di 20 anni e questo loro studio rappresenta la più grande prova clinica nel suo genere in tutto il mondo.

Il dottor Clark ha detto: “Prima del trattamento , i bambini e i loro genitori controllavano ogni etichetta alimentare e evitavano di portare i propri figli nei ristoranti. “Ora la maggior parte dei pazienti che partecipano allo studio può tranquillamente mangiare almeno cinque intere arachidi. Le famiglie coinvolte dicono che questo semplice fatto ha cambiato radicalmente il loro modo di vivere.”

Il dottor Ewan ha aggiunto: “Questo ampio studio è il primo del suo genere al mondo ad aver ottenuto un tale risultato, ed è un importante passo avanti nella ricerca sull’allergia alle arachidi.”

L’allergia alle arachidi o ai suoi derivati colpisce circa un bambino su 50 ed è la causa più comune di reazioni allergiche alimentari fatali.

I bambini con allergia alle arachidi sono ad alto rischio di shock anafilattico o addirittura di morte se vengono accidentalmente esposti alle arachidi, e per questo la paura di esporsi accidentale riduce drammaticamente la loro qualità di vita, limitando le abitudini sociali dei bambini e delle loro famiglie.

A differenza di altre allergie alimentari infantili come quella al latte di mucca, l’allergia alle arachidi raramente va via.

Ma come hanno fatto i ricercatori ad ottenere un simile risultato? Il processo è durato cinque anni e mezzo e ha visto i bambini da 7 a 15 anni di età assumere dosi giornaliere delle proteine contenute nelle arachidi in proporzioni sempre crescenti, partendo da una dose minuscola per arrivare alla quantità contenuta in cinque noccioline intere.

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