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Svizzera, un braccio bionico catturerà i detriti spaziali

Il Politecnico di Losanna ha presentato un braccio bionico intelligente che sarà in grado di "acchiappare" i detriti spaziali

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 12.05.2014

I detriti spaziali stanno diventando un problema molto serio per l’incolumità dei satelliti e degli equipaggi, anche in vista dell’avvio in futuro del cosiddetto turismo spaziale che porterà anche civili in orbita. Tra i tanti progetti che prevedono di ripulire l’orbita terrestre da questi oggetti, il Politecnico di Losanna ha presentato un braccio bionico che sarà in grado di raccogliere i detriti spaziali che orbitano intorno alla Terra grazie ad un sensore che sente la presenza di questi oggetti.

detriti spaziali

Il Centro svizzero per le ricerche spaziali impiegherà quindi l’arto robotico che spunterà da un satellite, nell’ambito del Clean-mE project, lo studio dello sviluppo di tecnologie satellitari destinate alla pulizia dalla spazzatura spaziale.

Il braccio bionico misura circa un metro e mezzo e dispone di una mano con quattro dita, che è stata progettata per catturare oggetti volanti di forma e traiettoria complessa con estrema rapidità. La novità consiste nella capacità di intuire le dinamiche degli oggetti spaziali da catturare.

Il braccio robotico è stato testato nel laboratorio Lasa da un team di ricercatori, coordinato da Aude Billard, che ha provveduto al collaudo con lanci di oggetti per gradi di difficoltà: da una racchetta da tennis ad una palla, da una bottiglia vuota ad una bottiglia semivuota. Ad ogni nuovo tiro, il robot ha dimostrato di sapere imparare, perfezionando di volta in volta la presa.

I detriti spaziali sono un grosso problema. Al momento sono diversi i progetti che studiano soluzioni in diverse parti del mondo. Negli Stati Uniti nei giorni scorsi un apposito comitato ha sentito gli esperti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, della Federal Aviation Authority e della Federal Communications Commission.

Un altro progetto dell’ESA, Agenzia Spaziale Europea, è una piccola vela di 5 metri quadrati che possa provocare la caduta dei rifiuti in atmosfera. Mentre invece negli Stati Uniti stanno progettando un laser che possa cambiare la rotta dei detriti evitando in questo modo le collisioni. Un gruppo di ricerca italiano sta progettando inoltre uno spray che rende pesanti i detriti costringendoli a scendere nell’atmosfera. Questo progetto, chiamato “REDEMPTION” (Removal of Debris using material with phase transition – Ionospherical tests) è uno dei 7 scelti dall’ESA per una fase di sperimentazione a bordo di un razzo sonda.

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